I Racconti Dello Stomaco

Il mondo con gli occhi e la fame di un gastronauta

#aroundconero story: seconda puntata

Ci siamo svegliati freschi e riposati, alcuni più di altri, con lo splendido panorama delle colline arceviesi che circondano l’agriturismo il Rustico. L’allegra comitiva si è spostata nel centro storico di Arcevia per ricevere il saluto del sindaco ma soprattutto per gustare la famosa torta alle nocciole di Carla Pagani della Pasticceria Stuzzicando, premiata nel 2011 come il miglior dolce alle nocciole d’Italia al concorso che si tiene ogni anno a Cortemilia (CN). La torta non ha tradito la sua fama: semplicemente fantastica! (io sono sempre quello che non ama i dolci ma in certi casi chapeau!). Il tour è proseguito degnamente al Birrificio dei Castelli dove prima abbiamo assistito alla cotta del mosto in diretta poi abbiamo assaggiato… E alla fine tra una birra e l’altra la mattinata è andata in fumi alcolici. Per bilanciare lo stato semietilico di alcuni l’agriturismo ci ha somministrato un leggerissimo pranzo a base di gnocchi ripieni e una sontuosa grigliata mista in modo da mettere a tacere anche gli stomaci più velleitari (vero Paolo?).  Dopo un meritato riposo siamo ripartiti alla volta di Senigallia, anche qua accolti da star dal sindaco nella magnifica Rotonda sul mare. Evitata con un’abile strategia la seconda sgambata in bici io, Paolo ed Erika ci siamo fatti un rilassante gita per la città: il lungomare, il foro Annonario e infine abbiamo ritrovato i “ciclisti” alla Rocca. La nostra guida, il sapiente Eros, ci ha fatto un breve riassunto della storia cittadina. E qui che siamo venuti a sapere che Senigallia è stata una delle prime città multietniche.  Sul finire del 1300 infatti la città era in decadenza e i Malatesta, per favorire il ripopolamento promisero l’immunità per chi vi si fosse trasferito. Questo favorì l’arrivo in città di genti da molte parti d’Italia e dall’altra sponda dell’Adriatico, inoltre rafforzò molto la presenza ebraica in città. Da qui il detto “Senigallia: mezza ebrea e mezza canaglia”. La serata s’è degnamente conclusa al Rustico, prima con una corroborante zuppa di legumi, poi con un fine serata di alta classe a base di grappa, amari e battutacce. Ringraziamo ancora lo staff dell’agriturismo per la pazienza dimostrata…

…to be continued…