I Racconti Dello Stomaco

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Verdicchio: 50 anni portati bene

La DOC (Denominazione di Origine Controllata) del Verdicchio dei Castelli di Jesi compie 50 anni. Un traguardo importante per uno dei vini più importanti delle Marche festeggiato con un incontro nella splendida cornice del Museo del Verdicchio presso l’Azienda Sartarelli di Poggio San Marcello. Non solo una festa ma anche un’occasione per fare il punto sui traguardi raggiunti e gli obiettivi futuri insieme ad ospiti d’eccezione del panorama enogastronomico internazionale.

La scelta della location non è stata casuale: la famiglia Sartarelli infatti si è da sempre distinta per la passione e l’impegno profusi nel lavoro di promozione del vino e del territorio ed è stata una delle prime a puntare sulla produzione enologica di qualità (certificata dalla medaglia d’oro all’International Wine Challenge del 1999 ottenuta dal  Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore Balciana  1997).

Qualità che è emersa in modo prepotente durante il convegno nelle parole di Ian D’Agata, uno dei maggiori esperti mondiali del settore, che ha confermato come il Verdicchio sia divenuto il vino bianco più importante del nostro paese.  Un’uva autoctona con caratteristiche uniche che la rendono eccezionalmente versatile per la produzione di vini fermi e spumanti di grande eleganza ma anche per passiti profumati e unici ma anche uno dei pochi vini bianchi che si prestano all’invecchiamento.  Il Verdicchio è un vino che racconta il territorio proprio perchè in base all’area di coltivazione, all’altitudine, al terreno e all’esposizione riesce ad esprimersi in modo differente. Una peculiarità rara nel mondo dell’enologia mondiale che andrebbe esaltata mettendo in evidenza i differenti comuni di provenienza come già viene fatto in Francia con i Crus o le Cotes.

Un problema quello della comunicazione del valore aggiunto che è emerso in particolar modo nelle parole del giornalista enogastronomico Paolo Massobrio (autore del Golosario) che ha evidenziato come a fronte dell’unicità e dell’eccellenza del prodotto il prezzo di vendita sia comunque piuttosto basso e il Verdicchio sia ancora penalizzato da errori e strategie sbagliate del passato quando veniva diffuso come vino semplice, di basso costo e scarsa qualità, un difetto che si è presentato spesso nella storia dell’enogastronomia regionale. Anche in questo purtroppo il Verdicchio può essere considerato espressione del territorio.

Le Marche infatti, ha ribadito lo chef stellato Mauro Uliassi, sono state spesso considerate il “B-Side” del centro Italia, una regione che non dà nell’occhio e che rimane spesso solo un luogo di transito. Sono però un territorio ricchissimo di bellezze, di eccellenze dell’enogatronomia e dell’artigianato da comunicare e far conoscere e per questo il Verdicchio può certamente essere uno straordinario ambasciatore.

Indirizzo: Via Madonna del Piano, 28, 60030 Montecarotto AN, Italia

Lat: 43.524005117743194

Lng: 13.099523309851065

Indirizzo: Via Madonna del Piano, 28, 60030 Montecarotto AN, Italia

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