C’è una grossa fetta di Umbria, al confine con le Marche poco conosciuta: è quella a nord dei Monti Sibillini che va dalla Valle del Menotre alla Valnerina. Con il social tour #ripartidaisibillini2 l’abbiamo attraversata seguendo sempre un filo conduttore: l’acqua.
L’acqua, del fiume Menotre, è quella che a Pale, nel comune di Foligno, alimentava le vecchie cartiere e che nel corso dei secoli ha prima scavato le grotte dell’Abbadessa al di sotto del paese e formato la serie di cascate che si trovano immediatamente a valle. L’acqua, creduta miracolosa, era anche quella che spingeva i pellegrini a salire fino all’Eremo di Santa Maria Giacobbe non lontano dal piccolo centro abitato. Pale è un paese nato dalle sue acque che ancora oggi ne caratterizzano la vita con il loro incessante scorrere.
Risalendo il corso del Menotre ci si addentra in una vallata boscosa che in autunno si colora di tinte variegate e sgargianti. Dietro una curva appare Rasiglia, altra località che deve la sua fortuna alle acque del fiume che nasce proprio alla sommità del paese. Il torrente, captato fin dalla sorgente e imbrigliato in una serie di canali ha permesso di alimentare fin dai tempi antichissimi i mulini e le gualchiere del paese. Qui i Trinci, signori di Foligno edificarono nel 1300 una rocca difensiva e un castello (ancora visibili) proprio per proteggere l’importante fonte. I canali attraversano tutto il paese formando cascatelle e giochi d’acqua, scomparendo di volta in volta all’interno degli edifici che costituivano il “polo industriale” locale per poi tornare a convergere nella grande peschiera prima dell’ultimo salto verso il fiume. Quella della lavorazione della lana a Rasiglia divenne nel corso degli anni un’attività sempre più importante anche grazie all’abbondanza della materia prima che arrivava direttamente dai pascoli dei vicini Monti Sibillini. L’innovazione tecnologica trasformò molti mulini in piccole centrali idroelettriche che alimentavano macchinari sempre più sofisticati finchè la crescente industria non richiese spazi troppo grandi per il paesino appenninico e i lanifici si spostarono a Foligno mettendo fine al secolare ruolo del paese in campo produttivo ma facendone contemporaneamente un tesoro inestimabile di archeologia industriale e un un borgo dal fascino immenso. Oggi Rasiglia è un tranquillo paesino appenninico, il continuo scorrere dell’acqua nei suoi canali fa da colonna sonora alla vita dei pochi abitanti. La tradizione della filatura e della tessitura a telaio viene portata avanti dall‘associazione locale Rasiglia e le sue Sorgenti che si occupa anche del recupero e sistemazione dei canali e delle varie strutture annesse. Nel corso degli anni è stato anche attivato un piccolo museo dedicato alla storia dei lanifici. A Rasiglia si può anche pernottare in uno dei comodi appartamenti del Residence Menotre, cullati dal suono delle cascatelle in un ambiente tranquillo e accogliente.
Riprendendo la comoda provinciale sellanese, in direzione Valnerina, e fatta qualche curva tra i pendii dell’appennino umbro si arriva a Sellano, borgo noto per la qualità delle sue acque minerali. Il centro storico ha subito notevoli danni dopo il terremoto del 1997 e da allora purtroppo, nonostante il restauro, un lento e inesorabile spopolamento lo ha praticamente reso un paese fantasma. Camminando tra i suoi vicoli si percepisce ancora quella che un tempo doveva essere una cittadina ricca e importante con pregevoli palazzi nobiliari affacciati sulla vallata sottostante che arriva fino al fiume Nera. In alto, un borgo sovrasta l’abitato, è Montesanto. Anche qui pochissimi abitanti e un fascino che non si è perso nei secoli a ricordo di epoche in cui questi luoghi erano centro di una fiorente economia e non una periferia da gita domenicale. Il borgo è un bell’esempio di ristrutturazione post sisma e oggi attende nuovi colonizzatori in cerca di pace e tranquillità. Il panorama dal belvedere è di quelli da cartolina: Sellano, i boschi colorati d’autunno e la la foschia che nasconde le cime sopra la Valnerina.
Il viaggio di #ripartidaisibillini2 prosegue agli Antichi Bagni di Triponzo, storico stabilimento termale conosciuto fin dall’epoca romana che sfrutta le acque calde e sulfuree di una sorgente in prossimità del fiume. Una struttura attrezzata e all’avanguardia accoglie chi vuole provare i salutari trattamenti per il corpo o semplicemente fare un bagno e rilassarsi tra sauna, bagno turco e idromassaggio. Il Ristorante Acquaforte è l’ideale per gustare ottime ricette con prodotti locali restando comodamente in accappatoio tra un bagno e un trattamento.
Il tour di #ripartidaisibillini2 lungo la Valnerina si conclude con una cena al ristorante Il Casaletto di Borgo Cerreto prima del pernotto nello stupendo Borgo di Postignano. Il Casaletto, accogliente struttura in pietra lungo la statale 209 è la scommessa di Marco e Carla che hanno deciso di lasciare i loro lavori e le vite precedenti per dedicarsi alla cucina e all’ospitalità in questo angolo di Umbria. Il menù del Casaletto è espressione del territorio: pesce di fiume, carni locali si coniugano al meglio con le eccellenze gastronomiche dell’appennino umbro marchigiano. Tutte le materie prime sono selezionate accuratamente dai migliori produttori e abbinate con sensibilità e maestria da Carla. In sala Marco è un oste simpatico e professionale pronto ad accogliere al meglio i suoi clienti.
Da lì in pochi chilometri si arriva a Postignano: il borgo è un eccellente esempio di restauro iniziato negli anni 90 dal sogno dell’architetto Gennaro Matacena che arrivato in questi luoghi si innamorò di questo borgo completamente abbandonato e decise di intraprendere un lungo e complesso lavoro di recupero. Il risultato è incredibile: un paese completamente rinato con appartamenti venduti a privati e altri utilizzati come hotel diffuso, le botteghe, il ristorante il centro benessere e gli spazi espositivi in cui vengono continuamente allestite mostre e organizzati eventi. Un restauro curato fin nei minimi particolari che ha fatto del Castello di Postignano una delle strutture ricettive più affascinanti del centro Italia. Un’oasi di pace tra i monti della Valnerina.
Quello dei Borghi dell’Acqua è un itinerario perfetto per un weekend di completo relax, adatto a chi vuole conoscere una zona al di fuori dei classici percorsi turistici e forse, proprio per questo ancora più attraente e vera.
Indirizzo: 06034 Rasiglia PG, Italia
Lat: 42.9596338
Lng: 12.858276599999954
Indirizzo: 06034 Rasiglia PG, Italia
Lat: 42.9596338
Lng: 12.858276599999954