Ci sono cose che vanno fatte una volta nella vita come andare a Roma in cerca dei paradisi del cibo della capitale, assaggiando tutto quello la tradizione propone. Ecco il diario di due giorni vissuti pericolosamente (per il mio fegato intendo).
Giorno 1:
Mi sveglio abbastanza presto e mi metto subito a caccia, ho qualche indirizzo in tasca, un telefono con cui documentare il tutto e un certo appetito. Il tempo regge, il metrò non è neanche affollato, ottimo inizio… La prima tappa è da Sisini: la patria dei supplì, sono le dieci e come in un film western sono pronto per la prima sfida. Addento il supplì: dentro è bollente, cremoso il riso è perfetto, non la colla che ti propinano in certi posti. Dietro al bancone il commesso mi lancia un’occhiata di approvazione e poi mi tenta con le crocchette di patate… cedo subito… Non male ma il supplì era di un altro livello. Ringrazio ed esco, non c’è tempo per i convenevoli mi aspetta un paradiso per gastronomi. Mi ributto in metrò e studio il percorso più breve per via Cola di Rienzo. La mia meta è la torrefazione Castroni: storico negozio che propone ogni sorta di ben di dio da 5 continenti. Entro e vado subito in tilt! C’è di tutto: caffè, tè, biscotti, pasta, vino, birra, scatolame, condimenti, spezie… Non posso darmi allo shopping selvaggio perchè sono a piedi e trascinare un baule di cibo per Roma non sarebbe pratico e poi i prezzi sono abbastanza proibitivi. Mi do delle regole: cose low-cost, leggere e che si conservino facilmente. Dopo circa un’ora di vagheggiamenti da “paese dei balocchi” esco con sale affumicato, tisana, biscotti, salsa barbecue, filetti di aringhe e un patè misterioso. Con il mio sacchetto di cose buone mi avvio allegramente verso San Pietro. Attraverso via della Conciliazione, stranamente poco frequentata e mi avvio verso il ghetto ebraico con due obbiettivi: i carciofi alla giudia e il baccalà fritto. Lungo la strada non posso non fermarmi a Campo dei Fiori, lo storico mercato dei fiori e delle erbe. Faccio un giro tra i banchi coloratissimi in cerca di qualcosa di inedito ma mi rendo subito conto che questo mercato ormai ha perso buona parte della sua genuinità divenendo principalmente un’attrattiva per turisti. Spezie e condimenti dai nomi più curiosi come “Erbe erotiche” mi fanno desistere da ogni velleità di acquisto. Riprendo il mio viaggio…la meta è vicina ma all’arrivo rimango di ghiaccio: Er Filettaro è chiuso! Sciagura! Vengo informato che è aperto solo di sera. Panico! E adesso? Mi guardo intorno ma noto solo locali per turisti con scritte in inglese e menù con falafel… Falafel? A Roma??? No dai! Non mi do per vinto! Non mangerò falafel! Scorgo alcuni poliziotti e rivolgendomi al tipo più corpulento chiedo il miglior posto per gustare carciofi e baccalà. La risposta è rapida e decisa: Vai da Piperno! Vengo indirizzato in un vicoletto con l’avvertimento: “non è economico ma è il migliore”. Già nel vicolo l’odore di fritto è stimolate, capisco di essere nel posto giusto. Varcata la porta si ha la sensazione di essere in un film italiano anni 70 (più o meno l’età del locale) di lusso ma molto datato. Moquette, legno e improbabili quadri alle pareti, un po’ cupo. L’aria è quella del locale di lusso un po’ decaduto. Anche i camerieri sembrano datati nelle loro divise bianche un po’ consumate. Il servizio però è impeccabile. Ordino carciofi e baccalà fritto come previsto. I carciofi sono perfetti: non unti, croccanti fuori ma non secchi e morbidi dentro, una delizia. Il baccalà magari pecca in presentazione: due filettoni adagiati su un piatto senza guarnizioni o altro, più da osteria che da ristorante di classe, il sapore però c’è e anche questi sono perfettamente fritti con una pastella asciutta e croccante fuori e l’interno succoso, davvero buoni. Il conto è un po’ salato ma ho mangiato bene e lo pago volentieri. Esco e piove, decido di proseguire l’avventura al coperto e mi ributto in metropolitana in direzione Ostiense, o meglio in direzione Eataly.
(…continua…)
Indirizzo: Roma, RM, Italia
Lat: 41.90278349999999
Lng: 12.496365500000024
Indirizzo: Roma, RM, Italia
Lat: 41.90278349999999
Lng: 12.496365500000024