Esco dalla metropolitana e me lo trovo davanti: Eataly Roma è enorme. Quattro piani grandi superfici vetrate, un monumento al cibo, una sorta di paese dei balocchi per ogni appassionato di enogastronomia. Dentro c’è di tutto: un supermercato di prodotti tipici da ogni angolo d’Italia, ristoranti (credo almeno sei), una birreria con annesso impianto di produzione, sale didattiche, una libreria e credo molto altro… Mi aggiro per i banchi in chiara overdose da prodotti tipici… Decido di darmi una calmata e mi butto in birreria…sono le cinque è ora di una buona birra… Mi riprendo ma poco dopo mi ritrovo a fissare il bancone dei formaggi, non posso fare acquisti di prodotti deperibili e una lacrima mi scende al pensiero di un pezzo di Castelmagno. Faccio qualche acquisto guardo l’orologio e mi accorgo che è quasi ora di cena, devo muovermi…
Per fortuna corre in mio soccorso Arianna in versione balia, per la cena ha provveduto lei, la meta è la trattoria Dino e Tony, una classica osteria romana…il fegato a questo punto pensa all’espatrio ma è già troppo tardi… Entriamo nel locale accolti da il delirio di una tavolata di ragazzi americani (suppongo) in preda al delirio etilico…promette bene. L’oste ci accoglie con la tipica dose di ignoranza che si intona perfettamente con lo stile del locale. La tentazione di ordinare tutto c’è ma per una volta ascolto il fegato ed evito il primo… Ma alla coda alla vaccinara non si rinuncia! E la scelta si rivela azzeccata: morbida per nulla nervosa e ipercondita. Contorno leggero: carciofo alla giudia e puntarelle con salsetta alle acciughe tanto per far capire al fegato chi comanda…
Vado a letto presto…domani si va a Testaccio…
Indirizzo: Roma, RM, Italia
Lat: 41.90278349999999
Lng: 12.496365500000024
Indirizzo: Roma, RM, Italia
Lat: 41.90278349999999
Lng: 12.496365500000024