I Racconti Dello Stomaco

Il mondo con gli occhi e la fame di un gastronauta

Una gita a…Treia

A pochi  chilometri da Macerata, sulla sommità di un colle che domina la valle del Potenza sorge Treia. Il nome deriva probabilmente da Trea Jana, una divinità greco-sicula che dava il nome romano di Treia alla città che sorgeva nella pianura sottostante. In epoca medioevale, come accadde alla maggior parte delle cittadine marchigiane gli abitanti si spostarono sul colle attuale, più facilmente difendibile, fondando il castello di Montecchio. Solo nel 1790 Papa Pio VI ripristina l’antico nome di Treia elevandola al rango di città dello stato pontificio. Chi arriva oggi sul colle treiese non trova sostanziali cambiamenti rispetto a quello che si poteva vedere qui all’epoca di Pio VI, il centro storico infatti si conserva pressoché intatto con la cinta muraria e le porte di accesso alla città. Nel punto più alto del paese, piazza Della Repubblica, è una stupenda terrazza panoramica da cui è possibile ammirare Macerata e la Valle del Potenza fino al mare. Sulla piazza inoltre si affacciano l’imponente palazzo comunale, l’Accademia Georgica,opera del Valadier e la Cattedrale. Sotto la piazza si trova l’arena per il gioco del Pallone al Bracciale, intitolata al campione della disciplina Carlo Didimi, celebrato anche da un’ode di Giacomo Leopardi. Il gioco del pallone al bracciale rivive ogni estate nella Disfida del Bracciale, durante la quale Treia celebra gli antichi fasti con cortei storici e tornei.