Le origini di Montelupone non sono chiarissime ma stando agli storici il nome deriverebbe dalla famiglia romana Lippa, i cui eredi Lippo e Lupo costruirono le loro ville in queste zone. Da qui, come si legge in un’epistola di Cicerone l’appellativo di Mons Lupia che poi nel tempo si è modificato in Montis Luponis e infine in Montelupone. Le tracce dell’epoca romana sono visibili in località Cervare dove di conserva una grande stele.
All’anno 986 invece risale la fondazione dell’importante abbazia benedettina di San Firmano, lungo la valle del fiume Potenza e vicino all’importante strada romana che congiungeva Auximum (Osimo), Potentia (Potenza Picena) e Helvia Recina (attuale Villa Potenza), L’abbazia oggi si presenta con una semplice facciata in laterizio, pianta a tre navate con presbiterio rialzato e una suggestiva cripta gotica, costruita con materiali di origine romana.
Nel 1150 il paese acquista il titolo di libero comune e si sviluppa l’attuale centro abitato tutt’ora bene conservato, mantiene l’impianto di epoca medievale con le mura castellane ancora a cingere il nucleo originario. Sulle mura si aprono ancora oggi le 4 porte d’accesso. Particolarmente interessante è il quattrocentesco arco ogivale della “Porta Ulpiana”. Sulla piazza principale si affaccia il palazzetto del Podestà. La costruzione presenta un loggiato a cinque archi sovrastato da finestre bifore, al suo fianco sorge la torre civica con merlatura ghibellina che conserva l’antico stemma della città, l’orologio e il grande campanone bronzeo.
Pochi lo sanno ma nel 1800 nel territorio di Montelupone sorgeva la più grande risaia del centro Italia. Qui grazie alle acque stagnanti del fiume Potenza la coltivazione dava lavoro e cibo a tantissimi abitanti ma al tempo stesso causava epidemie di malaria, l’ultima delle quali decimò la popolazione spingendo le autorità a bonficare l’area e porre fine alla storica produzione. Il dolore per la perdità di tante vite umane portò velocemente a far dimenticare le risaie delle quali tuttavia è rimasta traccia una tipica ricetta Maceratese, quella dei frascarelli (o riso corco). Piatto povero a base di riso e farina, condito con pomodoro e salsiccia o ritagli di prosciutto.
Forse pochi lo sanno ma Montelupone ha rischiato di scomparire. Nel 1980 il paese fu compito da una frana che causò numerosi crolli nel centro storico e provocò il parziale abbandono del paese. Solo la realizzazione di un’imponete galleria di drenaggio delle acque al di sotto del paese riuscì a fermare la frana consentendo di recuperare le abitazioni danneggiate e di far rientrare gli abitanti. Da allora il sottosuolo del paese è costantemente monitorato.
Montelupone è da qualche anno anche una località conosciuta dagli appassionati di ciclismo in quanto sede di una delle più dure salite del centro Italia: il famoso “Muro”. Si tratta di una tipica “scorciatoia” marchigiana con la strada che taglia perpendicolarmente il fianco della collina, senza tornanti. Poco meno di due chilometri ma durissimi: pendenza media del 12% con punte al 22%. La salita è stata affrontata per due volte alla Tirreno-Adriatico ed è gemellata con il Muro di Huy in Belgio.
Da Montelupone prende anche il nome un tipico carciofo autoctono Presidio Sloow Food, coltivato nei pressi del paese dai Contadini Custodi della Biodiversità delle Marche. Ogni anno a maggio viene celebrato con la tradizionale sagra.
Indirizzo: Montelupone, MC, Italia
Lat: 43.3428887
Lng: 13.5700693
Indirizzo: Montelupone, MC, Italia
Lat: 43.3428887
Lng: 13.5700693