Chi pensa a Como pensa al lago, alle ville dei personaggi famosi, a George Clooney e alla città famosa per la seta. Ecco perchè ero curioso di conoscere il vero volto della città Lariana in occasione del debutto dei Racconti dello Stomaco all’Assemblea Nazione dell’Associazione Italiana Travel Blogger.
Arrivando in città la sensazione è subito di trovarsi in un centro industriale che sembra anche stonare con il panorama circostante: palazzoni, fabbriche e un’aria un po’ grigia. Ma basta arrivare alle soglie del centro storico per fare un salto storico e ritrovarsi in un’altra epoca.
Le possenti mura della città di impianto romano sono ancora lì a difendere il centro non più dagli invasori barbari ma dalla modernità e dalla frenesia esterna. Oltrepassata la maestosa Porta Torre, principale via d’accesso alla città si viene introdotti in un salotto fatto di palazzi nobiliari riccamente decorati, chiese imponenti e vie che s’intersecano a scacchiera a ricordare l’antico castrum romano. La chiusura al traffico consente di passeggiare in tranquillità e godersi lo scenario con il naso all’insù.
A piedi in pochi minuti si arriva nella piazza centrale dominata dall’imponente Cattedrale di Santa Maria dell’Assunta, tra le più imponenti del nord Italia. Spicca subito la grande cupola che sormonta la struttura a croce latina. Guglie e statue decorano la copertura principale e quelle del transetto. La facciata in stile gotico forma un tutt’uno col Broletto e la torre civica.
Il Broletto è una delle strutture più caratteristiche della città di Como. Si tratta dell’antico palazzo comunale, poi rimaneggiato seguito della costruzione del duomo e adibito ad altri usi. E’ visibile entrando nel portico il livello originario della piazza, inferiore all’attuale di oltre un metro. Nel corso dei secoli infatti l’innalzamento del livello del lago e le conseguenti inondazioni hanno costretto i comaschi a innalzare più volte il piano stradale della loro città. Basti pensare che il piano di calpestio di epoca romana è circa tre metri sotto quello attuale.
L’innalzamento del lago non è stato causato solo da fenomeni naturale ma anche da opere umane. Tra le cause infatti vi è certamente la costruzione del Ponte di Lecco da parte di Azzone Visconti nel 1338. Il ponte infatti provocava una strozzatura sull’Adda, unico emissario del lago causando continui allagamenti a Como. Solo con l’avvento degli Sforza, circa cento anni dopo, l’opera venne modificata per migliorare il deflusso delle acque.
Proseguendo la passeggiata sul lungo lago si raggiunge il tempietto di Alessandro Volta, famoso inventore della pila elettrica e scopritore del metano, nato proprio a Como nel 1745. Il Mausoleo Voltiano fu realizzato nel 1928 per volere dell’industriale locale e mecenate Francesco Somaini che volle donare alla città un luogo in cui conservare i cimeli del celebre cittadino e perpetuarne la memoria.
All’interno della struttura in stile neoclassico si conservano gli strumenti usati da Alessandro Volta per gli studi sui gas e poi sull’elettricità fino ai primi esempi di pila elettrica. Ascoltando il racconto della guida però emergono elementi sconosciuti ai più della vita dello scienziato che fu anche letterato e amministratore illuminato della città. Durante il suo impegno come assessore fece infatti realizzare il Teatro Popolare e si impegnò per il restauro delle mura cittadine e la bonifica del vecchio fossato difensivo e il miglioramento della viabilità. Insomma un personaggio a 360 gradi capace di lasciare un segno indelebile in città.
Como è anche enogastronomia e merita assolutamente una visita il grande mercato coperto nei pressi del centro storico che propone ogni tipo di bontà specialmente locale. Qui si possono ritrovare i formaggi tipici delle valli Lombarde ad iniziare dal tradizionale Zincarlin prodotto a partire da una classica ricotta lavorata con spezie ed erbe ed eventualmente stagionata. Oltre a questo la zona offre ottimi caprini freschi e stagionati e il formaggio vaccino “Grasso“. Oltre ai formaggi si possono poi acquistare al mercato i tipici pesci di lago come gli agoni e i persici molto apprezzati nella cucina locale.
Como è anche birra. Nel vicino paese di Lurago Marinone ha sede il Birrificio Italiano, tra i più apprezzati produttori di birra artigianale d’Italia. E’ facilissimo trovare questa birra nei ristoranti e locali della città ed è doveroso un assaggio, magari anche due o tre.
Ovviamente un’escursione intorno al lago una volta arrivati qui è imprescindibile da una gita a Como. La strada che costeggia il bacino è stretta e tortuosa a tratti a picco sulla roccia ma offre una vista decisamente panoramica sulle numerose ville che si affacciano direttamente sull’acqua, ognuna col suo piccolo molo. Non è difficile capire perchè la zona sia stata scelta da molti personaggi del jet set come luogo di villeggiatura. Se lo desiderate strutture ricettive lussuose e dotate di ogni comfort vi faranno sentire dei veri Vip.
Non a caso la location scelta per l’assemblea dell‘Associazione Italiana Travel Blogger è stata la stupenda Villa Lario nel paesino di Pognana Lario. Una residenza d’epoca perfettamente restaurata che propone incredibili suite a picco sul lago, piscina e ristorante di altissimo livello. Un luogo incredibile, sicuramente non alla portata di tutti ma che rende bene l’idea del tipo di turismo che frequenta queste sponde. Io personalmente continuo a preferire, anche per ovvie ragioni di budget i Bed & Brekfast del centro e dilapidare il mio patrimonio nei mercati e nei ristoranti cittadini…
Indirizzo: 22100 Como CO, Italia
Lat: 45.8080597
Lng: 9.085176499999989
Indirizzo: 22100 Como CO, Italia
Lat: 45.8080597
Lng: 9.085176499999989