Fino a qualche anno fa dire RACI (Rassegna Agricola Centro Italia) era come dire fiera della vacche e dei trattori, interessante se hai una stalla e un po’ di terra ma nulla di più… Ma da qualche tempo c’è molto con spazi dedicati all’enogastronomia e al turismo che hanno avvicinato negli anni un pubblico sempre più ampio. La trentesima edizione, che si è chiusa domenica scorsa è stata un’edizione col botto! Tanta, tantissima gente fin dal primo giorno con un vero e proprio assedio domenica. Se c’erano dei dubbi sono stati stati spazzati via! L’agricoltura e il turismo sostenibile sono il presente e il futuro della nostra regione. Lo provano le numerose aziende, molte delle quali condotte da giovani imprenditori e le tantissime iniziative agrituristiche presentate. Insomma un settore vivo nonostante la crisi. Tante nuove aziende e tantissimi i prodotti di qualità presenti in fiera ed è stato un piacere aggirarmi per i tre giorni dell’evento tra i banchi gustando quello che mi capitava a tiro. Ringrazio in particolare le aziende Duri e Bacelli per la fornitura di vino, i birrifici Il Mastio, Mukkeller e Guarnera per l’ottima birra. In particolare segnalo proprio l’Azienda Guarnera con la birra alla canapa! Una bella scoperta che sicuramente approfondirò presto. Altra nota di merito mi sento di darla alla porchetta della fattoria Angeletti di Pollenza veramente eccezionale, tra le migliori mai assaggiate. Un gradito di ritorno è stato quello degli amici dell’Agriturismo “Il Campagnino” di Cremona che hanno battagliato a colpi di polenta con il nostro Cavalier Bertini di Treia. Insomma 3 giorni di enogastronomia “intensa” come non mi capitavano da parecchio tempo. Oltre al buon cibo, gli immancabili animali quest’anno la Raci ha aperto le porte alle attività e agli sport all’aria aperta: dal trekking con gli asini, al nordic walking alle attività con i cavalli fino al parapendio e deltaplano nella nostra regione non manca davvero nulla!
Un appunto va fatto però: benchè gli organizzatori della provincia abbiano fatto l’impossibile per migliorare negli anni la RACI una manifestazione simile non può più essere ospitata in un “centro fiere” fatiscente come quello di Villapotenza ma meriterebbe una cornice decisamente più moderna. Le strutture sono ormai cadenti e inadeguate, mancano i parcheggi e le strade d’accesso. La situazione domenica era veramente insostenibile con code chilometriche e auto parcheggiate nei luoghi più improbabili. Urge correre ai ripari per non rovinare il lavoro fatto finora o addirittura rischiare di perdere la manifestazione. Ancora una volta gli amministratori maceratesi sono sordi e ciechi di fronte all’atavica carenza di strutture della città. A Macerata, che vuole fregiarsi dei titoli per la qualità della vita e la cultura manca un po’ tutto: un palazzetto dello sport degno di tale nome, piscine decenti, un auditorium, parcheggi e i già citato centro fiere. Un vero peccato perchè qui, come abbiamo visto alla Raci, le potenzialità ci sono, basta crederci e investire sul futuro.