Bologna, giovedì 9 giugno, ore 16,00, il navigatore mi conduce verso la periferia della città in direzione Battirame 11. Guido tra i capannoni fino ad una strada chiusa che termina con un vecchio stabile coperto di murales.
L’invito di Patrizio parlava di un evento promozionale organizzato dalla fondazione Girona Excellent con prodotti spagnoli e la partecipazione di ospiti d’eccezione come Josep Roca, Sommelier del tristellato El Celler de Can Roca di Girona, il Professor Massimo Montanari e una folta schiera di chef italiani capitanati da Enrico Crippa del ristorante Piazza Duomo (si proprio lui).
Entro con circospezione e un po’ col timore di aver sbagliato posto ma la prima immagine è subito rassicurante: fuori dall’edificio principale vedo Massimiliano Poggi che chiacchiera amabilmente con Crippa e i ragazzi della brigata. “This Must Be The Place” per dirlo con una citazione cinematografica.
Si inizia alle 17,00 con le conferenze: veniamo invitati a prendere posto nella tensostruttura (un tendone di quelli che si usano per i campi da tennis). Questo è il regno di Joan Crous, artista e deus ex machina della cooperativa Etabeta con cui gestiste il Battirame 11 e la produzione di oggetti di arredo e suppellettili per la cucina tra cui i piatti utilizzati proprio al ristorante dei fratelli Roca.
Dopo una breve presentazione della regione di Girona e dei sui prodotti il professor Massimo Montanari inizia il suo intervento. Montanari non è solo uno dei più importanti storici dell’alimentazione a livello internazionale ma anche uno dei “responsabili” dell’esistenza di questo blog. I suoi libri infatti sono stati una fonte inesauribile di ispirazione per il mio lavoro. Il professore parte dal racconti fantastici del “Paese della Cuccagna” per spiegare quanto un popolo si indetifichi con quello che mangia e soprattutto con quello che beve. Subito mi partono in testa i ricordi dell’università e della tesi scritta proprio partendo dalla lettura dei sui testi.
Finita la conferenza, come se nulla fosse, si viene a sedere vicino a me. Mi verrebbe voglia di chidergli un selfie come un qualsiasi ragazzino davanti ad una rockstar ma il mio senso di decenza fortunatamente me lo impedisce. Trovo comunque il modo di attaccar bottone e finiamo a parlottare di cibo e vino come due che si incontrano ad una qualsiasi sagra.
Poi è il turno di Josep Roca con un interesantissimo intervento su viticoltura e cambiamenti climatici. Un tema incombente nel mondo dell’enologia mondiale. Roca racconta la battaglia contro gli incendi, sempre più frequenti nell’area mediterranea e alla fine ci fa assaggiare un vino prodotto con le uve di una vigna colpita da un devastante rogo. Una scommessa dell’azienda Archè Pages di Girona che ha voluto realizzare un prodotto che raccontasse un’annata tragica per la cantina.
Gli incontri si chiudono con un po’ di “Sibillini” che fanno da sfondo alla storia di Contrada Contro, un’azienda biologica che realizza vino prodotto con le uve di viti centenarie maritate ad aceri campestri nella zona di Gualdo. Un progetto tra io visionario e il folle quello di Andrea Polidoro, general manager della Cantina Cupano, che alla ricerca di vigne con “piede franco” (normalmente si usano portainnesti fatti con viti americane per difendersi dalla fillossera) è arrivato nella terra di origine del nonno per ricominciare a coltivare un terreno abbandonato da oltre trent’anni.
Le “chiacchiere” son finite e il pubblico si riversa all’esterno dove nel frattempo sono stati allestiti tavoli ricolmi di prodotti della zona di Girona e banchi in cui gli chef italiani stanno preparndo altre leccornie. Come in tutti buffet di questo mondo la partenza è timida: gli ospiti si osservano come in una partita a scacchi cercando di capire chi farà la prima mossa. Appena qualcuno, autoelettosi “mossiere” dà il via con il primo crostino che passa dalla tavola alla bocca, quella che era una partita a scacchi si trasforma in una sorta di mischia rugbistica.
Da Girona sono arrivate acciughe, formaggi, salumi, le immancabili olive e dei gustosi crostoni di pane con un mix di pomodoro ed erbe. Decido di assaggiare tutto ma limitarmi nelle quantità perchè il mio informatore mi ha già detto che la serata al Battirame 11 sarà lunga, anzi lunghissima.
Sono le 19,00 e tra un assaggio di vino locale e due chiacchiere con gli altri ospiti sono già passato agli aperitivi proposti dagli chef italiani. La panzanella di Mario Ferrara di Scaccomatto con alice cruda e sale alle rose, l’altra panzanella proposta dallo chef Cilenti del ristorante Porta di Basso di Peschici, con tartare di orata, salicornia e patè di fave. La mia personale “scalata gastronomica” è poi proseguita con la cipolla di Medicina di Vincenzo Vottero (ViVo Taste Lab) proposta in 4 preparazioni: caramellata, in spuma, sferifica e come cialda, in un piatto davvero divertente. I mei aperitivi si sono conclusi con i bottoni in brodo di parmigiano ed erbe aromatiche di Pasquale Troiano della Cantina Bentivoglio.
A questo punto siamo stati invitati a salire nella sala ristorante del Battirame per la cena (penserete: “ma non hai già mangiato abbastanza?”). Ma ora non vi assillerò con le QUATTORDICI portate che ci sono giunte al tavolo accompagnate da QUATTORDICI vini anche perchè tra cibo e alcol i miei sensi erano già piuttosto annebbiati al termine del cosiddetto aperitivo.
Vi racconterò a questo punto della grande pazienza delle ragazze dello staff del Battirame 11 che, ad ogni vino, si sono messe in posa per far fotografare l’etichetta ad ogni commensale, vi racconterò anche di un Josep Roca, sommelier di un ristorante tre stelle che, dopo aver presentato i vini si è messo a lavorare come un cameriere qualsiasi. Vi racconterò anche di Enrico Crippa, altre tre stelle Michelin, che, dopo aver servito il suo fantastico risotto con sugo di arrosto, si è messo tranquillamente a pulire i piani della cucina come farebbe chiunque a casa propria. Ecco forse è stato proprio questo l’aspetto più bello ed emozionante dell’evento al Battirame, l’atmosfera di una serata tra amici e non uno show con alcuni tra i nomi più importanti dell’anogastronomia europea.
Concludo ringraziando ancora Patrizio per l’invito con la promessa di contraccambiare quanto prima.
Indirizzo: Via Del Battirame 11, 40138 Bologna Metropolitan CityBologna, Italy
Lat: 44.503543
Lng: 11.416158
Indirizzo: Via Del Battirame 11, 40138 Bologna Metropolitan CityBologna, Italy
Lat: 44.503543
Lng: 11.416158