I Racconti Dello Stomaco

Il mondo con gli occhi e la fame di un gastronauta

L’Aquila e dintorni: Abruzzo da scoprire

L’Aquila è una città in divenire. Le ferite del terremoto del 2009 non sono ancora rimarginate e il ritorno alla normalità è ancora lontano. Eppure è una città estremamente affascinante nel suo mutare: i lavori di ricostruzione, seppur lenti stanno piano piano restituendo ad abitanti e viaggiatori le bellezze cittadine e così ogni viaggio a L’Aquila diventa una nuova scoperta. La città si riavvia piano piano, bar, pub e ristoranti rinascono, la movida conquista nuovi spazi e anima le piazze e i vicoli un tempo silenziosi.

Ecco, la bellezza de L’Aquila sta proprio in questo: ogni chiesa che riapre, ogni palazzo da cui viene tolta l’impalcatura è come se fosse una nuova meraviglia. A partire dalla splendida Basilica di Collemaggio che, grazie ad un lavoro certosino di recupero e restauro è tornata agli antichi splendori, recuperando il suo aspetto solenne e imponente. Al suo interno il Mausoleo Celestiniano conserva le spoglie del Papa che rinunciò al soglio pontificio nel 1294 e venne poi santificato da Papa Clemente V nel 1313. Del suo operato resta oggi il rito della Perdonanza Celestiniana, tutt’ora celebrata nella basilica tra il 28 e il 29 agosto, che garantisce l’indulgenza plenaria a chi entra nella chiesa durante le due giornate. La basilica riscostruita più volte, a seguito dei numerosi terremoti che hanno colpito la città ha conservato però la splendida facciata trecentesca, opera di Domenico da Capodistria. Allo stesso periodo poi risalirebbe l’affresco che orna la Porta Santa.

Lo stesso si può dire per la Basilica di San Bernardino o la chiesa di Santa Maria del Suffragio, entrambe ritornate a splendere dopo i danni del sisma. La prima ha conservato lo stupendo soffitto ligneo di epoca barocca mentre nella seconda è stata accuratamente ricostruita la cupola, attribuita al Valadier, crollata nel 2009.

Una tappa obbligata al L’Aquila è la Fontana delle 99 Cannelle, monumento simbolo della città con i 99 zampilli che rappresenterebbero, secondo la tradizione rappresenterebbero i 99 castelli che si unirono nnella fondazione de L’Aquila.

A due passi dalla fontana il nuovo Museo Nazionale D’Abruzzo (MuNDA) raccoglie preziose opere provenienti da tutta la regione, molte delle quali salvate dopo il sisma e oggetto di un accurato restauro all’interno della sede aquilana.

Nella parte più alta del centro storico si erge l’imponente mole del Forte Spagnolo, un imponente castello seicentesco, risalente al periodo della dominazione spagnola. Dotato di possenti mura e 4 enormi bastioni a forma di lancia in grado di resitere anche ai colpi di bombarda. Il forte è attualmente in restauro e non è possibile visitare gli interni.

Ma l’ampio territorio comunale de L’Aquila cela ancora moltissimi tesori, spesso sconosciuti o nascosti al grande pubblico come nel caso del santuario di Santa Maria d’Appari nella frazione di Paganica. La chiesa è stata realizzata lungo la stretta valle del torrente Riale a ridosso di uno sperone di roccia nel luogo dove, secondo la leggenda, la Madonna col Cristo Morto apparve ad una pastorella. Nel XII secolo la devozione degli abitanti di Paganica ha fatto realizzare la struttura, abbellita poi, nel corso dei secoli, da numerosi cicli di affreschi. Oggi, dopo il restauro a seguito del sisma, è stato realizzato un bel percorso pedonale lungo il fiume che collega il santuario al centro abitato.

Nei pressi della frazione di San Vittorino invece è possibile visitare gli scavi della città di Amiternum, fondata dai Sabini e ampliata dai Romani. Qui sono visibili sia l’anfiteatro che il teatro oltre ai resti di una villa. La visita è gratuita, purtroppo però il sito è caratterizzato da un certo stato d’incuria con le tabelle informative ormai illeggibili e ed erba incolta. Questo però non impedisce al visitatore di intuire l’antica magnificenza del luogo che diede anche i natali allo storico romano Sallustio.

Sempre al territorio de L’Aquila appartiene una parte di Campo Imperatore, vera porta del Gran Sasso. Questo altopiano sito a quota 1800 metri sul livello del mare è sicuramente uno dei luoghi più suggestivi d’Abruzzo. Dominato dalle vette del Massiccio del Gran Sasso è il punto di partenza ideale per le escursioni in vetta o il posto perfetto per godere dello spettacolo della natura e dell’aria sana.

In definitiva un viaggio a L’Aquila è l’occasione per coniugare storia, cultura e natura, senza dimenticare la gastronomia. Il capoluogo abruzzese infatti è anche garanzia di buon cibo: ad iniziare dagli immancabili arrosticini vero simbolo della cucina locale oppure i tradizionali maccheroni alla chitarra al ragù di castrato o con lo zafferano, vera eccellenza della zona. Tra i dolci invece vanno menzionate le ferratelle, cialde cotte con la tipica piastra scaldata sul fuoco. Infine l’Aquila è nota anche per la produzione del torrone tenero, una specialità da gustare nello storico bar dei F.lli Nurzia in Piazza Duomo.

Non mi resta che augurarvi buon viaggio a L’Aquila con alcuni consigli.

Mangiare:

Locanda Lincosta – in pieno centro, propone piatti della tradizione locale con prodotti del territorio.

Arrosticini Divini – nei pressi del castello, un franchising tipicamente abruzzese che offre come ovvio arrosticini di ogni genere in un’atmosfera informale e con un servizio veloce.

Dormire:

Casa Vacanze il Nido –  un intero appartamento nel centro storico recentemente ristrutturato, comodo da raggiungere e ideale per esplorare la città.

B&B Oasi Vetoio – in periferia, nel cuore del parco del Vetoio, il luogo ideale per un soggiorno in tutta tranquillità.

 

Indirizzo: L'Aquila, L'Aquila, Italy

Lat: 42.35401

Lng: 13.39199

Indirizzo: L'Aquila, L'Aquila, Italy

Lat: 42.35401

Lng: 13.39199