I Racconti Dello Stomaco

Il mondo con gli occhi e la fame di un gastronauta

La Compagnia del Bicchiere: L’Assedio a Maxentia

Come ogni anno la Compagnia del Bicchiere s’è riunita per l’annuale missione: arrivare nella terra Trentina e bere i magici elisir di Messer Graziano e degli altri alchimisti di Sancta Maxentia. Questa volta però i nostri eroi, spinti dalla bramosia (e da un notevole talento etilico) decisero di cingere d’assedio e conquistare il paese incantato, Per fare ciò riunirono un esercito di guerrieri impavidi. Ai prodi Jonny Maso e Mr. Teroldego si unì il Tacconi che, grazie ai poteri del whisky, aveva assunto il nome temerario di Mr. Talisker. Con lui arrivò un piccolo ma agguerrito manipolo di Highlander esperti delle arti alcoliche. Mentre dalla terra di mezzo partì un gran numero di guerrieri giunti da ogni contrada. Lo Fante de lo Lago, con la sua apprendista di cartine Donna Federica, l’operoso Gnomone Rastafariano della Grottaccia, il leggiadro Conte Mauro (dalle gambe di stecchino), il Potente Messer Gè dallo stomaco senza fondo. Con loro anche le ancelle della Marca Maceratese: Gilda (colei che governava le fauci di Messer Gè) e Raffa (che aveva il potere della sobrietà), capitanate da Nostra Signora de la Soms, la saggia Eva. Infine anche due famose fattucchiere de lo Reverso de Sarnano: Claudia e Susanne.

A Trento il gruppo di eroi si recò in visita allo psico-oracolo di Lavis che predisse loro una clamorosa disfatta etilica. Ma i nostri eroi decisero di sfidare il volere degli dei e proseguirono la loro avventura. Guidati da Jonny Maso ormai divenuto mezzosangue trentino iniziarono il loro viaggio di avvicinamento a Maxentia sostando lungo il percorso per nutrirsi dei frutti della terra: la polenta con lo spezzatino, i formaggi e la mitica carne secca. Messer Gè con le sue abili fauci si faceva valere azzannando ogni preda con voracità…

Finalmente al cospetto del borgo di Maxentia gli eroi iniziarono il percorso che li avrebbe condotti da Messer Graziano. Le donne del paese riconoscendo gli eroi di fama mondiale (fame mondiale per il Gè) li rifocillarono con la mitica fortaia prima di affidarli alla guida eterea di Maxentia: lo Psicopompo. Ed ecco all’improvviso una voce nelle loro orecchie li guidava tra le asperità. Una voce che ormai Mr. Teroldego, Mr. Talisker e Jonny Maso conoscevano bene. Il fedele Piscopompo: essere incorporeo, mitico traghettatore di anime perse, guida nell’oblio etilico. Nel loro peregrinare si trovarono, come al solito, al cospetto di personaggi magici che narravano i segreti della grappa nel tentativo di irretirli. Così alcuni inesperti caddero nei tranelli della grappa: Gilda, caduta in trance, lasciò così il Gè libero di nutrirsi di tutto ciò che gli capitava a tiro esseri umani compresi. Anche il leggiadro Conte Mauro appariva inebetito da tanta magia tanto da non riuscire più a piroettare come un tempo… Ma i tre veterani avevano un solo obbiettivo arrivare da Messer Graziano e conquistare il paese e il segreto della distillazione. Per farlo però dovevano prima bere e sopravvivere alle sue potenti pozioni. Lo Fante de lo Lago nonostante fosse alla sua prima esperienza resisteva bene agli attacchi alchemici e anche gli Highlander facevano la loro parte nella battaglia. Anche lo Gnomone incassava bicchiere dopo bicchiere senza batter ciglio. Non altrettanto la saggia Eva che trovato il portafogli si dava allo shopping nelle distillerie (per fortuna che era saggia). Quando oramai i nostri eroi sembravano in grado di domare l’ardente distillato ecco scendere in battaglia il grande e potente Mago Giovanni, distillatore e alchimista, ubriacatore di astemi. L’avvento del mago travolse il manipolo della terra di mezzo in un turbinio etilico che li costrinse a desistere dai propositi di battaglia. I nostri dovettero battere in ritirata incalzati anche da una fattucchiera del posto al grido di: “E’ l’una e tredici! Andate a dormire!” Il gruppo si allontanò da Maxentia senza vergogna ma con la consapevolezza di essersi cimentati in una prova inumana uscendone comunque vivi. L’esperienza li aveva rafforzarti nel corpo e nello spirito e con la convinzione di tornare presto a sfidare i maghi di Maxentia ripartirono per le loro terre…