Come ogni anno a Santa Massenza si è celebrata la “Notte degli Alambicchi Accesi” e come sempre La Compagnia del Bicchiere non è mancata all’evento. Quest’anno sembrava che la compagnia si fosse ormai sciolta ma a soccorrere il Prode Jonny Maso sono arrivati a sorpresa gli aiuti dalle forze locali…
La Notte stava ormai appressando e lo prode Jonny Maso accompagnato dalla Dama de lo Casalecchio s’apprestava a varcar lo confine della terra degli Alambicchi. La compagnia che tante volte lo aveva accompagnato ne li perigli s’era ormai dispersa: Mr. Talisker impegnato nelle terre de lo nord a combatter draghi di Whisky, lo leggiadro Conte Mauro a cambiar li pannolini de lo suo erede e lo Messer Ge con le fauci affaccendate da mesi a divorar la polenta ne lo magico pentolone senza fondo. Anche lo Mister Teroldego che con lo Jonny Maso tante avventure avea vissute s’era ritirato dalla tenzone per lo duro travaglio con li panciuti otri che polvere in pietra tramutano ( questa solo Paolo la può capire).
Ma, quando tutto ormai volgea alla disfatta, ecco arrivare in soccorso de li nostri prodi, la Principessa Psicologa (che in passato dalla Compagnia venne salvata) con lo suo fedele Cavaliere: lo Principe Claudio che de li boschi era lo signore le conosceva tutti li segreti li tranelli de lo posto.
Con li nuovi compagni la Compagnia rinata s’appressò alla lunga notte dove trovarono lo Psicopompo ormai palesato ai loro occhi abituati alle bevande magiche de li alchimisti de Maxentia. Lo Vate li accompagnò nella notte autandoli a superare le dure prove poichè ormai conosceva lo valore de lo cavaliere che arrivava dalla terra di Marca. Come sempre si trovarono di fronte li maghi e li alchimisti che li confondevano ma essi sapevano che meta era vicina. Nuovi e vecchi personaggi tentarono di derviar lo cammino loro, perfino un losco figuro che si fingeva alchimista e diceva che anche lui distillava lo potente elisir di Maxentia e per l’oscura via cercò di portarli. Altri maghi sdoppiavan la loro figuri e così provavano a confonderli.
Ma i nostri resistevano e anche la Dama de lo Casalecchio che alla piana era avvezza tra questi alti monti riusciva a non mettere in fallo lo piede e le pozioni senza timor beveva e con ritrovato vigor la notte affrontava.
E dopo che tutte le prove ebbero vinte a lo cospetto di colui che tutto distilla giunsero e lo Messer Graziano parlò loro e offrì loro i suoi magici distillati di sapienza al fine di far apprendere loro i suoi segreti d’alchimista.
E infine lo Messere e li prodi cavalieri strinsero un patto: da allora li forestieri sarebbero stati accolti a Maxentia come eroi e li potenti elisir de li suoi abitanti sarebbero stati per loro liberi e senza più segreti e prove da superare.
I nostri eroi ripartirono da lo paese degli alambicchi portando con se lo prezioso liquido da donare a li loro compagni rimasti nelle proprie contee. La Principessa Psicologa e lo Principe Claudio fecero loro dono di preziosi cibi per lo lungo cammino di ritorno nel quale dovettero affrontare lo lungo serpente dalla lunga coda autostradale…