I Racconti Dello Stomaco

Il mondo con gli occhi e la fame di un gastronauta

Il Tiglio in Vita e in Riva al Mare

Col ristorante il Tiglio c’eravamo lasciati quasi un anno fa, dopo il sisma di ottobre che sembrava averne sancito la morte. Un anno di tristezza e di pellegrinaggi per lo Chef Enrico Mazzaroni e il Maitre Gianluigi rimasti orfani del loro regno di Isola San Biagio di Montemonaco. E poi la rinascita, in un luogo insolito, completamente diverso da quell’oasi di pace in mezzo ai monti: l’approdo sulla spiaggia di Porto Recanati tra mille dubbi e incertezze. Un banco di prova per lo chef alle prese non solo con una nuova cucina ma anche con nuova clientela e soprattutto con un menù che richiedeva un rinnovo epocale dalla montagna al mare.

Ad un anno di distanza la sfida di Enrico e del Tiglio in Vita può dirsi vinta! Il Tiglio ha incontrato il mare e lo ha fatto suo, fondendo un menù legato alla tradizione montanara con l’adriatico in un incontro sublime ed intrigante.

Così la passeggiata sui Monti Sibillini è diventata una camminata sulla sabbia di Scossicci con i sassolini immancabili di formaggino e tartufo e la cialda bianca che ricorda la schiuma del mare sulla sabbia tra pezzetti di corteccia che si rivelano in realtà una sfoglia leggera alle olive nere. Nel nuovo ristorante alcuni piatti storici del Tiglio si  sono evoluti per far spazio ai prodotti dell’Adriatico. Così sulla sfera di parmigiano è apparsa un’alice e nella crema di carote si incontrano le cozze e sull’agnello trionfa un filetto di sgombro. Accostamenti mai forzati ma studiati per creare sinergia tra gli ingredienti che, come abitudine di Enrico sono pochi, di qualità e perfettamente riconoscibili. Sono nati anche piatti nuovi ispirati allo chef dalla nuova location ma sui quali riecheggia continuo un richiamo alla montagna e alla storia culinaria di famiglia: su tutti la trippa di pesce con salsa bearnaise e sopratutto la minestra della nonna arricchita ed esaltata dalle ostriche e dai cannelli. In pratica il piatto semplice e povero per antonomasia portato nel paradiso della grande cucina. Altre preparazioni invece sono rimaste fedeli alla tradizione del Tiglio come la costante presenza del fegato, stavolta presentato in due consistenze: una mousse e una scaloppa semplicemente sublime. O l’immancabile foie gras che diventa lo straordinario su un’ordinaria bruschetta. Infine il piccione, uno degli ingredienti sempre presenti nei menù di Enrico che stavolta si presta come condimento dei ravioli ripieni di erbe amare che ricordano la campagna di Montemonaco. Anche il dolce richiama con nostalgia ai sibillini con il gelato all’acqua di rose servito su una terra di fagioli con caramello e i lamponi di montagna.

Il risultato è che il menù del Tiglio in Vita rispecchia in pieno quest’ultimo anno dello chef: l’abbandono forzato delle amate montagne e l’incontro con una realtà nuova. E così il menù è un richiamo elegante, nostalgico e romantico alle origini, Enrico no le rinnega, anzi le esalta con nuovi accostamenti e nuovi ingredienti.

Il Tiglio in Vita è prima di tutto un racconto, una storia che parla di legami con il territorio e la famiglia, di amore per la cucina e per i prodotti di qualità. Un racconto scritto con i piatti e la tecnica culinaria, mai fine a se stessa ma a servizio della materia e della trama della narrazione.

Indirizzo: Viale Scarfiotti, 62017 Porto Recanati MC, Italia

Lat: 43.4514171

Lng: 13.654085099999975

Indirizzo: Viale Scarfiotti, 62017 Porto Recanati MC, Italia

Lat: 43.4514171

Lng: 13.654085099999975