Il Contrafforte Pliocenico è una piccola catena montuosa sull’Appennino Bolognese, la sua particolare conformazione però l’ha resa molto importante sotto ogni punto di vista da quello geologico al naturalistico e infine storico. Si tratta infatti di una delle poche catene montuose appenniniche con orientamento est-ovest, ovvero perpendicolare alla direttrice principale.
Questa sua caratteristica ne ha fatto uno scrigno di flora e fauna davvero speciale e nel corso della Seconda Guerra Mondiale è stata anche uno dei capisaldi più inespugnabili della Linea Gotica. Perciò dal 2006 tutta l’area è tutelata dal Parco Regionale del Contrafforte Pliocenico che si estende tra i comuni di Sasso Marconi, Pianoro e Monzuno. Nonostante la sua importanza però il parco è poco conosciuto e scarsamente frequentato se non da qualche appassionato…
L’occasione per scoprire questa montagna è arrivata dall’iniziativa “Grand Tour Appennino“, organizzata da EMILBANCA e dai comuni appenninici prendendo spunto dalla Guida Turistica “Grand Tour Appennino Bolognese”, pubblicata da Giada Pagani. Così, grazie alla collaborazione attuata con l’Associazione Italiana Travel Blogger, eccoci sulla piazzetta del piccolo borgo di Livegnano nel comune di Pianoro dove Loris, la nostra guida inizia la giornata raccontando proprio la storia del paesino caratterizzato dalle case addossate e in parte scavate nell’arenaria del Contrafforte. Proprio in una di queste case, in un piccolo ambiente a piano terra è situato il Museo della Winter Line che raccoglie numerosi cimeli di guerra raccolti nella vallata sottostante. Umberto, il curatore racconta di quando, proprio sul Contrafforte Pliocenico si svolse una delle più lunghe e cruenti battaglie del conflitto mondiale che lasciò sul campo molti uomini e con essi armi, automezzi e reperti che ancora riaffiorano regolarmente nelle campagne circostanti. Qui nel museo sono conservate divise, apparecchi radio, suppellettili e armi, fino ai resti delle famose “Razioni K” i kit di sopravvivenza giornaliera dei soldati americani.
Si riparte lungo il versante che scende verso il fiume Savena, Loris ex professore di botanica e accanito difensore dell’ambiente ci racconta gli anni delle battaglie per la difesa di questo territorio unico in cui prosperano numerose specie vegetali e animali tra cui il Falco Pellegrino, un ambiente, quello del Contrafforte Pliocenico che ha rischiato di essere compromesso in passato a causa dell’attività estrattiva che ha danneggiato i crinali e provocato un diffuso dissesto idrogeologico. Loris da buon professore sottolinea l’importanza dell’educazione all’ambiente delle giovani generazioni e per questo si sofferma nelle spiegazioni ai bambini del gruppo.
Camminiamo sotto l’imponente parete di arenaria formatasi milioni di anni fa a causa dell’innalzamento del fondale marino. Sono ben visibili le stratificazioni nella roccia in alcune zone molto ricca di fossili. Dopo circa un chilometro raggiungiamo il Red Rose Ranch, un piccolo maneggio gestito da una società sportiva di amanti della natura e dei cavalli. Valentina ci accoglie nella struttura che si occupa sia di escursioni a cavallo nella Riserva del Contrafforte Pliocenico, sia di attività didattiche per bambini ed è attiva come pensione e centro di recupero per cavalli. Valentina ci spiega infatti che qui arrivano molti cavalli “scossi” ovvero traumatizzati oppure altri salvati dal macello. Un’attività importante portata avanti con tanto impegno e buona volontà.
Sostiamo al Ranch per un gustoso pranzo vegano tanto per non appesantirci per il resto del cammino e ripartiamo verso l’antica Abbazia di Bortignano.
L’abbazia è sconsacrata dalla fine del 600 ma conserva ancora la struttura del convento. Dopo anni di abbandono gli attuali proprietari hanno intrapreso un’eccellente opera di restauro, recuperando l’ambiente della chiesa con le travature originali e uno stupendo affresco dell’Ultima Cena e trasformando la struttura in un piccolo museo con una bella raccolta di oggetti e mobili d’epoca. Davanti all’abbazia si erge maestoso un cipresso di circa 600 anni considerato uno degli alberi più vecchi dell’Emilia Romagna.
L’ultima tappa del trekking sul Contrafforte Pliocenico ci porta alla scoperta dell’azienda agricola biologica “Il Granello”. Una piccola realtà nata dall’impegno di due giovani imprenditori che hanno deciso di cambiare stile di vita e dedicarsi all’agricoltura di qualità nel rispetto dell’ambiente.
Concludiamo la nostra giornata sul Contrafforte Pliocenico con la promessa di tornate con Loris su queste montagne per scoprirne tutti i segreti e le tante storie che questi luoghi raccontano. In questa giornata del Grand Tour Appennino abbiamo scoperto tante perle nel giro di pochissimi chilometri, immaginiamo solo quanto altro celino queste bellissime montagne.
Indirizzo: 40065 Livergnano BO, Italia
Lat: 44.3244108
Lng: 11.333887600000025
Indirizzo: 40065 Livergnano BO, Italia
Lat: 44.3244108
Lng: 11.333887600000025