I Racconti Dello Stomaco

Il mondo con gli occhi e la fame di un gastronauta

Il Carnevale Storico del Piceno: una tradizione antica

Il Carnevale è una festa popolare molto sentita in tutto il mondo ma nel Piceno è davvero un’istituzione che coinvolge tutta la comunità. Una ricorrenza attesa tutto l’anno per la quale si mobilitano interi paesi.

Il Carnevale Storico del Piceno infatti è uno dei più antichi e veraci della regione. Nel capoluogo Ascoli tutta la cittadinanza si organizza per mettere in piazza un vero e proprio spettacolo fatto di costumi, scenette e vere e proprie rappresentazioni teatrali ispirate ai fatti di cronaca e di costume nazionali e locali. Quello che ne scaturisce è una vera e propria satira popolare preparata fin nei minimi dettagli: gli abiti, le scenografie e i copioni, recitati, rigorosamente in dialetto ascolano, con spirito goliardico e faccia tosta da attori improvvisati per l’occasione. Non ci sono i classici carri ma delle postazioni fisse con le scenografie, dei gruppi ambulanti, alcuni carretti e tanti “autonomi” con la voglia di divertirsi e divertire. L’età non conta! Da zero a cento anni, tutti possono mettere in scena il loro sketch e come sempre sono proprio i più anziani a mettere in campo le trovate più divertenti. Il palcoscenico è lo stupendo centro storico della città picena: Piazza del Popolo, piazza Arringo e le vie principali si animano di una folla colorata e allegra al suono di musica e al profumo delle specialità carnevalesche della cucina locale. A farla da padrone sono i Ravioli Dolci ripieni di Castagne insieme alle più classiche frappe e le castagnole, tutte rigorosamente fritte. Ovviamente non mancano mai i cartocci di olive, vero simbolo della città picena.

Non c’è solo Ascoli, il carnevale a Offida è tra i più spettacolari e affascinanti d’Italia. L’origine di queste tradizioni si perde nella notte dei tempi ma sono ancora radicatissime nella popolazione che le ripete annualmente come un vero rituale propiziatorio. Il programma del Carnevale Storico dura quasi un mese ed è organizzato dalle Congreghe Storiche Offidane che ricevono le chiavi della città dalle mani del sindaco il giovedì grasso. Da quel momento la città è formalmente nelle loro mani. Si inizia con i Veglionissimi, le feste in maschera organizzate nella splendida cornice dello storico Teatro del Serpente Aureo.

Il venerdì pomeriggio va in scena Lu Bov Fint (il Bove Finto), una sorta di corrida simulata con un toro di legno e cartapesta portato a spalla di corsa per le vie del centro. Il Bove corre, si ferma all’improvviso e poi riparte alla carica tra ali di folla vestita con il classico costume locale chiamato “Lu Guazzarò” una tonaca bianca con cintura, calzettoni e ornamenti rossi,un tempo usata dai contadini per il lavori in campagna. Il tutto è accompagnato dal vino, tanto vino. Il Bove non è una festa per tutti, chi non se la sente di gettarsi nella mischia o non indossa il costume tradizionale è meglio che osservi da lontano. Non sono rare le scaramucce tra i partecipanti e qualche ceffone ai più indisciplinati. Ma niente paura perchè tutto si risolve con un canto e una bevuta in piazza al termine della “corrida” che finisce quando il Toro, ormai al calar della sera, viene “matato” facendo scontrare le corna con una delle colonne del portico del teatro (foto di Pamela Lanciotti). Segue poi la processione del Bove morto al canto di Addio Ninetta Addio, canzone inno del carnevale. (nella foto di copertina dell’articolo potete giocare a trovarmi)

La tradizione racconta che un tempo la “Caccia al Bue Vero” si svolgesse regolarmente in paese come spettacolo offerto al popolo in occasione delle macellazioni settimanali. La “caccia” venne poi vietata con l’avvento del Regno d’Italia per ragioni di ordine pubblico.

Il Carnevale Offidano si conclude il Martedì Grasso con la Sfilata dei Vlurd, grandi fasci di canne e paglia che vengono incendiati e portati in processione da centinaia di offidani, vestiti col Guazzarò, per le vie del centro fino al grande falò di Piazza del Popolo. Il tutto si svolge al calar della sera in uno scenario arcaico e affascinante. Un rituale di passaggio e propiziatorio, Vlurd è una parola dialettale che deriva dal termine medioevale Bigordo, ovvero Bagordo in italiano e stava proprio a significare la fine dei festeggiamenti sfrenati del carnevale e l’inizio della Quaresima.

A pochi chilometri da Offida nel caratteristico borgo di Castignano si perpetua un’altra manifestazione ricca di fascino: la Sfilata De Li Moccule. Il Martedì Grasso intorno alle 19 le luci del paese vengono spente e il centro storico si illumina di centinaia di Moccule (moccoli), porta candele fissati su una canna e realizzati con un paralume di carta velina. Al grido di “Fora li Moccule” e all’incessante suono della Catubba (tamburo) gli abitanti si avviano in una lunga processione che si conclude con un grande falò in piazza dove tutti i moccoli vengono bruciati. Ogni Castignanese ha il suo moccolo, spesso personalizzato in modo fantasioso ed elaborato. La tradizione della sfilata dei Moccoli che metteva fine al carnevale risale all’epoca dello stato Pontificio era una sorta di rito purificatore che “lavava” i peccati del carnevale e dava inizio al periodo quaresimale. Oggi Castignano è l’unico comune che la mantiene viva e ininterrotta almeno fin dal 1861 (anno di cui vi è testimonianza negli archivi).

Altro Carnevale tradizionale è quello degli Zanni nelle frazioni di Umito e Pozza sui Monti della Laga nel comune di Acquasanta Terme. Il sabato di carnevale il corteo con i tipici costumi coloratissimi percorre la strada tra i due borghi intonando canti e balli per una sorta di rito propiziatorio di risveglio della natura. Il corteo composto anche da figure allegoriche attraversa i piccoli borghi fermandosi sulle porte delle case dove gli abitanti del luogo offrono cibo e vino.

Il Carnevale Storico del Piceno è più di una festa popolare, è un’occasione unica per vivere appieno questa terra ricca di arte, tradizioni, storia ed eccellenze enogastronomiche tra le più interessanti d’Italia.

Indirizzo: 63100 Ascoli Piceno AP, Italia

Lat: 42.8536043

Lng: 13.574944200000004

Indirizzo: 63100 Ascoli Piceno AP, Italia

Lat: 42.8536043

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