Questa volta ci ho messo un po’ per ritrovare le parole, per elaborare quello che stava e che sta succedendo sui miei Monti Sibillini. Non posso e non voglio descrivere il vuoto provato nei giorni scorsi. Avevo pronto un bell’articolo sui ristoranti, sui produttori e su tutte le le fantastiche persone incontrate durante #ripartidaisibillini.

Ora molti di quei ristoranti, aziende e borghi non ci sono più ma quello che conta davvero sono le persone. Il prodotto tipico più bello dei Monti Sibillini è lo spirito delle persone che vi abitano.

In questi giorni ho capito una cosa. L’ho capita guardando i loro volti, ascoltando le loro parole, ho capito che oltre quelle pietre ricche di storia ma fragili di fronte alla forza immane della natura c’è uno spirito incrollabile, duro più della roccia, testardo e fiero più  forte di ogni terremoto. Non li vedrete mai disperarsi perchè sono abituati alle difficoltà e perchè non servirebbe a nulla. Ora conta solo rimanere uniti e lottare anche per rimanere vicini a quel che resta dei loro paesi perchè finchè resta anche un solo abitante il paese non muore, non resta solo e restare è il primo passo per ricostruire.

Per questo sono convinto di una cosa: il lavoro fatto con #ripartidaisibillini non è stato vano ma ci fatto stringere un legame ancora più forte con quei luoghi e con tanti amici ed è proprio da qui che ripartiremo, un’altra volta o tutte le volte che sarà necessario perchè non possiamo e non vogliamo lasciarli soli.

Questo è quello che mi sento di dire a tutti loro e a loro dedico questo articolo con la promessa di essere sempre al loro fianco qualunque cosa accada, qualsiasi sarà la loro decisione fregandomene di quello che dicono gli altri perchè se i miei amici dei Sibillini mi chiameranno io andrò sempre con buona pace delle Zio Terry.

Lo dico a tutti a Giovanna, Ombretta, Adolfo, Marco e Chiara, Edgardo, Mirela, Enrico, Gianluigi, Nadia, Katty, Peter, Luigi, Daniele, Patrizia, Giorgio, Samuele, Marco, Ginevra, Andrea, Rossella, Francesco, Roberto, Carla, Pamela, Enrico, Giuseppe, Giuliano, Matteo e Cecilia, Dante e tutti gli altri.