I Racconti Dello Stomaco

Il mondo con gli occhi e la fame di un gastronauta

Gestione ingestibile

Vi  ricordate l’articolo su Produttori da Salvare sui Monti Sibillini?  Ecco ora vi dico come viene “gestita” l’emergenza in quelle zone dopo le violente nevicate e le ultime scosse. Ovviamente nulla di quanto promesso dallo Stato si è verificato. Le stalle non sono arrivate, i moduli abitativi nemmeno. Gli animali sono all’aperto sotto la neve o in stalle pericolanti che purtroppo oggi sono crollate sotto il peso della neve e per le scosse. Gli stessi allevatori vivono in condizioni estreme e insopportabili in un paese civile.

Ecco una panoramica di quelli che ho contattato oggi o di cui ho notizie certe:

Azienda Agricola Scolastici a Macereto di Visso: Marco è totalmente isolato, manca l’acqua, da qualche tempo viveva nella Yurta Mongola donatagli da un signore Olandese ma a causa delle condizioni estreme è stato costretto a rifugiarsi nella casa inagibile. Non riesce a raggiungere la stalla per il vero e proprio muro di neve che lo separa dagli animali. Non sa neanche se la struttura abbia retto alle ultime scosse. Anche a lui erano stati promessi i moduli stalla e un modulo abitativo. Tutto quello che lo stato gli ha dato da agosto è una tenda della protezione civile e 3 brande.

Azienda Agricola Fratelli Angeli a Capriglia di Pievetorina: Vivono in roulotte di fortuna, una stalla è parzialmente lesionata, il caseificio ha crepe notevoli ma vanno avanti con  tenacia. Oggi con il loro trattore sono scesi in paese a liberare le strade. Tutto quello che lo stato ha fatto da loro è bloccargli la strada per che conduce alla stalla con dei grossi blocchi di cemento per il pericolo di crolli di costruzioni vicine… (blocchi poi rimossi fortunatamente).

Azienda Agricola Troiani a Visso: Anche loro vivono in roulotte, gli animali sono in parte all’aperto e in parte in una stalla riparata alla meglio, scarseggia il foraggio e l’acqua congela. Anche a loro avevano promesso  fantomatici moduli stalla che ovviamente non si sono visti.

Azienda Agricola Pastorello a Cupi di Visso: Isolati anche loro a causa della neve e senz’acqua. Da ottobre vivono in un container rimasto qui dal 1997. La stalla almeno sembra reggere.

Azienda Agricola Paris a Vallestretta di Ussita: Nel terremoto hanno perso tutto la stalla, la casa ma non la voglia di resistere. Da mesi sul loro terreno è pronta la piazzola per montare il modulo stalla ma ancora non si è fatto vivo nessuno e gli animali all’aperto iniziano a morire.

Azienda Agricola Giannini a Rascio di Montemonaco: Si sono battuti con la burocrazia per riuscire a riportare giù gli animali dalla montagna poi alla fine le mucche “sono scese da sole” o almeno questa è la versione ufficiale. Le stalle sono inagibili ma è l’unico posto dove le bestie possono sopravvivere al freddo. Anche qui non si sono visti moduli o altri aiuti. Loro almeno hanno ancora una casa e sono sempre disponibili e accoglienti pronti a condividere tutto quello che hanno.

Aziende Agricole Lai e Becerrica a Gualdo: da loro arrivano le notizie più tristi di giornata con due stalle crollate e tanti animali morti. Anche per loro solo tante promesse cadute nel vuoto.

Queste è la situazione di alcuni ma di molti altri ancora non so nulla. La rete stradale è ancora parzialmente interrotta per le nevicate, i mezzi non bastano o non sono adatti all’entità della tormenta. Inoltre manca l’energia elettrica in buona parte dell’alto maceratese.

A questo si sommano i danni provocati dalle nevicate alle strutture d’emergenza. Sono infatti crollate numerose tensostrutture per il peso della neve in varie zone: Pievebovigliana, Pievetorina, Visso.

Cosa dire? Lo Stato dov’è? Perchè conoscendo da oltre una settimana l’arrivo della bufera non si è provveduto a far arrivare mezzi idonei allo sgombero neve? Perchè, a quanto mi dicono, ci sono ruspe dell’esercito ferme a Maddalena di Muccia quando servirebbero altrove? Perchè l’Anas è costretta a rivolgersi a ditte private per reperire i mezzi necessari al ripristino della circolazione sulla Statale 77? Perchè si sono montate delle strutture non idonee a sopportare vento e nevicate in zone di montagna? Come si fa a parlare di gestione dell’emergenze in questi termini? Come si possono verificare situazioni simile in un cosiddetto stato civile?