I Racconti Dello Stomaco

Il mondo con gli occhi e la fame di un gastronauta

Filiera Selvatica 2018 uno sguardo al mondo della caccia

Domenica 16 dicembre a Palazzo Albergati di Zola Predosa si è svolta la seconda edizione di Filiera Selvatica, la manifestazione dedicata alla selvaggina e ai prodotti del bosco. Un modo anche per parlare di caccia fuori da preconcetti e stereotipi che spesso circondano questo mondo.

In questa occasione infatti è stato presentato il progetto per una filiera controllata della carne di selvaggina nell’Emilia Romagna. L’iniziativa, presentata dall’esperto del settore Michele Milani, con l’appoggio del Gal del Ducato di Parma e Piacenza, mira alla regolamentazione e alla certificazione della carne di selvaggina e alla sua introduzione nella filiera commerciale, sia per la vendita, sia per la ristorazione.

Purtroppo da un’analisi condotta attualmente il 90% della carne di selvaggina servita nei ristoranti italiani proviene da allevanti esteri, proprio a causa della mancanza di una filiera certificata che consenta l’uso del prodotto locale. Allo stato attuale quanto cacciato viene consumato esclusivamente dal cacciatore o venduto in nero e senza controlli di sorta, perciò non è utilizzabile nella ristorazione e nella commercializzazione ufficiale.

Grazie al marchio di filiera e all’organizzazione della raccolta sul territorio delle carni in appositi centri ci si propone di immettere nel mercato carni di qualità, con le seguenti caratteristiche:

-carni cacciate in modo etico (senza causare inutili sofferenze nell’animale), con il metodo della posta e non con le classiche battute o la rincorsa, nel rispetto dell’ambiente e delle leggi

-carni sicure dal punto di vista alimentare grazie ai centri di raccolta e alla lavorazione in tempi ristretti sotto il controllo di un veterinario

-carni locali grazie alla totale tracciabilità del prodotto che quindi possono essere immesse nel circuito della ristorazione e della vendita

Tutto questo inoltre vuole diventare un’opportunità per quei territori interni a rischio spopolamento dove però alcune specie selvatiche prosperano in modo anomalo (come avviene per i cinghiali) divenendo perfino un problema ambientale e di sicurezza.

Infine con l’istituzione di una marchio si andrebbe a selezionare anche il mondo dei cacciatori che vedrebbe premiati comportamenti virtuosi e rispettosi della legge contro l’improvvisazione dei “cacciatori della domenica” e il bracconaggio che tanti danni arrecano all’ambiente e al nostro entroterra.

Al progetto presentato a Selvatica 2018 già si sono aggregate aziende che hanno scommesso già da tempo sulla cacciagione come la Macelleria Zivieri di Monzuno e l’Azienda Agricola Sant’Uberto Carni del Bosco di Monterenzio e importanti chef come Ilges Corelli, Isa Mazzocchi, Valentino Marcattili e Maria Grazia Soncini e altri sono in procinto di unirsi.

Un idea ambiziosa e interessante che pone l’Emilia Romagna all’avanguardia in Italia ma un progetto che sarebbe auspicabile fosse diffuso anche ad altre regioni per rivalutare le tipicità di alcuni territori purtroppo ormai considerati marginali.

 

 

Indirizzo: Zola Predosa, Bologna, Italy

Lat: 44.48833

Lng: 11.21806

Indirizzo: Zola Predosa, Bologna, Italy

Lat: 44.48833

Lng: 11.21806