I Racconti Dello Stomaco

Il mondo con gli occhi e la fame di un gastronauta

Esanatoglia, dove nasce il fiume Esino

Il borgo di Esanatoglia è la porta naturale alle sorgenti del fiume Esino, trovandosi proprio all’imbocco della stretta vallata di San Pietro, tra i monti Gemmo e Corsegno, da cui nasce uno dei principali fiumi delle Marche.

Il nome stesso del paese deriverebbe dalla mitologia antica secondo cui l’appellativo del fiume sarebbe legato a Esus, dio celtico della guerra, che stando alla leggenda viveva in questa zona in una località chiamata Aesa. Successivamente, in epoca medioevale, il paese assunse il nome di Santa Anatolia fino al 1862 quando dalla combinazione di Aesa e Anatolia venne rinominata Esanatoglia.

Dell’epoca medioevale il borgo conserva ancora oggi l’aspetto e la struttura del centro storico stretto dalle mura e dal fiume Esino. Al centro ancora oggi è visibile, seppur rimaneggiato l’antico castello dei Da Varano che oggi ospita la sede comunale. All’epoca dei signori di Camerino risalgono gli affreschi nella sala consiliare che rappresentano scene di vita cavalleresca e membri della nobile famiglia. Sempre nel centro storico si può ammirare l’antica fontana pubblica detta Fonte del Borgo, risalente al tredicesimo secolo e caratterizzata dalla presenza di due vasche: una per gli abitanti e una seconda adibita ad abbeveratoio per animali. Addentrandosi nei caratteristici vicoli si possono ammirare scorci suggestivi in cui il tempo sembra essersi fermato e luoghi legati a curiose tradizioni antiche. Uno di questi è l’antica Casa delle Tre Porte, caratterizzata da tre archi ogivali, ognuno adibito ad una funzione specifica: il primo a sinistra era l’ingresso abituale mentre l’apertura centrale era la cosiddetta “porta del morto“, tenuta murata e aperta esclusivamente per il passaggio delle salme. L’arco di dentra invece era l’ingresso utilizzato dagli sposi. Le porte del morto vennero abbandonate nel XVI secolo quando venne realizzata la vicina Cappella degli Innocenti che aveva lo scopo di “camera ardente”. La cappella merita una visita per ammirare gli stupendi affreschi all’interno attribuiti a Simone De Magistris (per la visita occorre rivolgersi al comune).

La Pieve di Sant’Anatolia invece, nella parte alta del paese si presenta con la facciata in stile romanico, abbellita da un portale risalente al primo secolo. L’interno, piuttosto semplice è però arricchito da uno stupendo Fonte Battesimale e un antico organo del Fedeli datatp 1777.  Sul fianco della chiesa, lungo il corso, è visibile, incastonata nelle mura una lapide di epoca romana, proveniente probabilmente dal tempio pagano che sorgeva al posto della chiesa. La curiosità è che sulla lapide è ancora oggi ben visibile il nome Aesa a testimonianza dell’antico nome della città legato alla mitologia celtica.

Sotto al paese invece il fiume Esino crea degli scenari estremamente suggestivi formando una serie di cascatelle accessibili da un facile percorso che d’estate diventa perfetto per rinfrescarsi nelle gionate più calde. Il fiume è protagonista assoluto nella storia di Esanatoglia e in passato era anche il motore un grande indotto economico che girava intorno al distretto delle concerie e alla vecchia cartiera visibile subito fuori da Porta Panicale. Oggi totalmente in abbandono queste strutture sono un’importante testimonianza di acheologia indutriale in attesa di un recupero che possa salvaguardare la storia di un’attività che in passato ha garantito benessere e sviluppo per tutto il compensorio. A monte delle concerie poi si sviluppa il cosiddetto “Parco delle Vene”, un percorso che, risalendo la vallata tra boschi lussureggianti, conduce alle falde del Monte Cafaggio e alla gola dove si trova la sorgente del fiume Esino. Da qui risalendo ancora la vallata si può arrivare alla chiesetta di San Pietro e alla Cima del Monte Cafaggio.

Uscendo dal borgo dal versante del Monte Corsegno si può raggiungere facilmente l’antica rocca da cui è possibile ammirare una suggestiva veduta dall’alto di Esanatoglia incastonata nella stretta valle che conduce alle sorgenti dell’Esino. Proprio sotto alla rocca si possono ammirare gli “Stipitti” una serie di piccoli e curisi edifici un tempo adibiti a stalle per gli animali o rimesse per le attrezzature agricole. Continuando la salita invece si può raggiungere l’Eremo di San Cataldo, incastonato su uno sperone di roccia a picco sopra il borgo. La chiesetta e i gli edifici circostanti risalirebbero al 1300 quando la popolazione li realizzò come luogo di rifugio in caso di attacco. Dall’eremo un facile sentiero conduce alla vetta panoramica del Monte Corsegno da cui si possoo ammirare panorami che spaziano verso l’appennino e il massiccio del Monte San Vicino.

Nel territorio comunale di Esanatoglia infine merita una sosta la frazione di Palazzo. Minuscolo agglomerato di case alle falde del Monte Gemmo. A dominare l’abitato c’è imponente sagoma del Castello Malcalva, oggi in parte recuperato ed abito a sede di eventi. Esanatoglia è un piccolo gioiello che unisce storia, arte e cultura ad un ambiente assolutamente affascinante con itinerari davvero adatti a tutti. Fino a domenica 26 aprile è sostenere la partecipazione al concorso del Borgo dei Borghi votando sul sito della RAI

Dove Mangiare

Ristorante la Cantinella: un pezzo di storia del paese da ben tre generazioni. Oggi a raccogliere l’eredità della nonna ci sono due giovani sorelle: Giulia Maria in cucina e Isabella in sala. La loro è una cucina ben ancorata nella tradizione e nei prodotti del territorio con qualche variazione sul tema mai banale e mai fine a se stessa. Le porzioni sono rimaste quelle abbondanti di una volta ma i sapori si sono evoluti con accostamenti interessanti frutto dell’estro di Giulia Maria. Tutto accompagnato con una buonissima selezione di vini con particolare attenzione al territorio.

Dove Fare Acquisti

Troticoltura Pedica: situata all’interno del Parco delle Vene, non lontano dalle sorgenti dell’Esino, questa piccola azienda utilizza l’acqua purissima del posto per alimentare un piccolo allevamento dove, in ambiente salutare, crescono trote del tipo Fario, Iridea e Salmonata. Sul posto è anche presente un laghetto dove praticare pesca sportiva.

Azienda Agricola Eros Santaroni: questa piccola realtà produce miele e altri derivati dell’apicoltura e zafferano. Dalla coltivazione di erbe officinali invece ottiene oli essenziali impiegati anche insieme al miele per la produzione di saponi e cosmetici naturali.

Indirizzo: Esanatoglia, Macerata, Italy

Lat: 43.252208

Lng: 12.947827

Indirizzo: Esanatoglia, Macerata, Italy

Lat: 43.252208

Lng: 12.947827