Come si fa ad evitare il noioso pranzo coi parenti il giorno dell’Epifania? Semplice: ci si inventa un blog tour tutto personale! Ecco come è nato, per caso “#epifaniaontheroad”. Prendiamo la macchina e puntiamo a nord dove il tempo sembra migliore… prima tappa, per caso Montecarotto, paese del vino. Di cantine aperte neanche a pensarci ma becchiamo l’ultima parte del festival della “Pasquella”: un clamoroso incontro di gruppo folk con personaggi alquanto coloriti… Doverosa sosta con visita del centro storico: piccolo ma caratteristico con all’ingresso il torrione dell’orologio, monumento simbolo del paese.
Ripartiamo puntando ancora a nord… è quasi ora di pranzo e la meta è lontana…sfioriamo Arcevia senza fermarci (quello era un altro blog tour). L’obbiettivo e San Lorenzo in Campo, più precisamente il ristorante “Il Giardino” del decano Massimo Biagiali. Dopotutto che blog tour sarebbe senza un ristorante di alto livello? “Il Giardino” non delude al livello culinario, piatti di livello e ottimo vino…l’ambiente è un po’ datato ma Massimo è davvero un gran signore e sa come far stare bene i suoi ospiti.
Si riparte perchè il tramonto incombe e c’è ancora tanto da vedere… Passiamo Pergola ma non ci fermiamo perchè vogliamo salire verso i panorami del Monte Catria. Ovviamente non è periodo per salire in cima al monte ma ci fermiamo in un punto d’osservazione privilegiato: Il Castello di Frontone. Da qui si ammira il Catria a ovest e a est le vallate del Misa e del Cesano fino al mare. In basso ci sono Pergola e Cagli, quassù la rocca e il campanile rosso che si staglia nell’azzurro del panorama invernale.
All’ultima tappa arriviamo quando ormai il sole è tramontato ma il fascino del monastero di Fonte Avellana con l’oscurità è decisamente maggiore. Nella vallata buia le fioche luci alle finestre lo rendono ancora più austero, quasi mistico. Il monastero costruito dalla confraternita Benedettina Avellanita ebbe notevole importanza nel medioevo per la produzione e conservazione dei testi scritti. Un centro della cultura dell’epoca che ebbe tra i suoi principali animato San Pier Damiani che qui priore del monastero e a cui si deve l’ampliamento dello stesso. Anche Dante Alighieri conosceva bene questo luogo come attesta la descrizione che ne fa nel ventunesimo canto del paradiso proprio per bocca di San Pier Damiani. La ricchezza di particolari porta gli storici a pensare che il sommo poeta avesse soggiornato e magari scritto quei versi proprio qui a Fonte Avellana.