A volte mi chiedono consiglio per un ristorante dove mangiare tanto, tradizionale e spendendo il giusto…
Ecco la top ten del ristoranti “violenti” della provincia dove potrete sentirvi davvero dei MAN vs FOOD…
10) HOTEL RISTORANTE I CERCHI a Sarnano. Quando entrate l’atmosfera anni 70 puoi dare due sensazioni: o immaginate di essere in un hotel alpino con Roger Moore in dolcevita alle prese con un sicario della Spectre, oppure (e questo avviene spesso in fase digestiva) vi trasformate in Jack Nicholson e iniziate a fare progetti omicidi col barista fantasma… Le pizze dei Cerchi però sono dei cerchi enormi pieni di ogni cosa. Finire una pizza è già record mondiale, se poi riuscite a mangiare anche un contorno e il dolce allora è probabile che avrete una visione in cui vedrete Gennaro Canavacciuolo in posa da discobolo con una pizza al posto del disco…
9) RISTORANTE ALLA SCALETTA a Casette Verdini di Pollenza. Locale datato ma la ciccia c’è sempre e anche tanta. La bisteccona è la specialità della casa ma anche le secchiate di pasta vanno forte. Un classico per gli stomaci da battaglia maceratesi. L’ultimo che è entrato e ha chiesto un menù vegetariano è stato scambiato per un bue ed è stato immediatamente grigliato… Il vino della casa è un’arma a doppio taglio quindi fate in modo di assumerlo solo con una dose equivalente di carne…
8) CASAL VILLANOVA a Borgo Monticole di San Severino (quello dietro Pitino per intenderci). E’ come cenare a casa quando la nonna decide che siete sciupati e dovete mangiare di più. Il menù è sempre quello: focaccia, pizza, affettati, primi da ricostituente equino e tanta carne sulla griglia. Il vino della casa a volte lascia il segno (non solo nel bicchiere). Il prezzo è tra i più bassi della provincia e va ricordato sempre il motto del menù: “Più erba magni, più bestia diventi!”
7) TRATTORIA DA EZIO a Macerata. Un classico della cucina pesante e un locale porta orgogliosamente il peso degli anni. Qui la dieta non solo è impossibile ma è considerata un’eresia. Mirella, la proprietaria, cucina ancora come ai tempi della fame atavica. Qui lo strutto è la base per ogni buon piatto!
6) TRATTORIA DA MARISA a Stigliano di San Severino. Non è facile da raggiungere ma una volta lì difficilmente riuscirete ad andare via. Sarete infatti zavorrati da alcuni chili imprevisti di tagliatelle, lepre e cinghiale oltre che da qualche litro di vino rosso di quelli che “più lo mandi giù… più stai mbriaco ovviamente”. Marisa non tradisce mai e la sua cucina da vera vergara marchigiana è un esperienza al limite del …”santa subito!”
5) AGRITURISMO DEGLI ALTI PASCOLI a Sant’Ilario sulla strada tra Fiordimonte e Fiastra. Prodotti locali e cucina tradizionale qui sono una garanzia come è una certezza che uscirete da qui con un comodo bauletto addominale da digerire schiantati su uno dei prati del circondario. Il conto non vi alleggerirà neanche troppo il portafoglio. Mi raccomando l’agnello qui non si rifiuta arrosto o fritto è sempre un dovere!
4) DA PIPPO E GABRIELLA a Sant’Angelo in Pontano. Ecco un altro posto dove le porzioni le portano con la carriola! Un buon posto dove portare la famiglia la domenica a pranzo facendo attenzione che il nonno non esploda per la quantità di cibo ingurgitata. Anche qua la tradizione la fa da padrone e la ciccia pioverà da ogni dove direttamente nel vostro piatto. Ma lasciate un po’ di spazio per i dolci tanto poi verso casa ci tornerete rotolando…
3) DA LORE’ a Caccamo di Serrapetrona: Un’istituzione che da tempi antichi sfama gli stomaci più voraci della provincia. Se sei un grande mangiatore e non sei mai stato la Lorè allora non sei nessuno! La leggendaria carbonara è uno di quei piatti entrati nella leggenda. Attenzione perchè oltre alla carbonara vi propongono degli assaggi gratuiti tanto per aumentare il livello di difficoltà. Per chi avesse l’ardire di ordinare anche il secondo un semplice consiglio: allertate il pronto soccorso per una lavanda gastrica…non si sa mai…
2) LA PICCOLA BAITA a Pievetorina nella frazione di Fiume: Locale minuscolo, piatti giganti. Ci sono tutti i classici della cucina contidina: zampetti, trippa fagioli con le cotiche, le tagliatelle e la carne alla griglia. Il vino rigorosamente della casa è di quelli che tingono! Il prezzo è l’unica cosa light di questo posto.
1) DA ARMIDA ALLE CERVARE sulla strada tra Macerata e Montelupone. Ristorante mitico, patria della cacciagione e dei piatti più pensati della cultura contadina marchigiana. Per mangiare qui si consiglia un digiuno preventivo di 24 ore e comunque arrivare in fondo al menù e roba per pochi grandi uomini. Il prezzo è un po’ più alto ma per un esperienza da sport estremo ci sta!