RisorgiMarche è l’iniziativa ideata da Neri Marcorè per rivitalizzare le aree montane marchigiane colpite dal sisma del 2016. Come tutte le manifestazioni ci sono dei pro e dei contro, delle criticità e dei punti di forma ma anche tanta disinformazione che spesso da vita a delle critiche assolutamente ingiustificate. Ecco perciò cinque domande e risposte su RisorgiMarche che ho deciso di pormi e a cui ho dato una personalissima risposta basata però su quanto ho raccolto in giro per i nostri monti.
- RisorgiMarche è un’iniziativa a costo zero? Ovviamente no, gli artisti si esibiscono gratuitamente ma tutto l’apparato logistico ha un costo che viene coperto dalla Regione Marche con fondi destinati a manifestazioni e spettacoli.
- RisorgiMarche sottrae fondi alla ricostruzione? Certo che no! I fondi come già detto sono quelli destinati agli spettacoli che quindi sono spendibili solo per questo genere di attività. Dunque è un bene che vengano spesi nel cratere piuttosto che in altre aree che ne hanno minor bisogno.
- RisporgiMarche porta dei benefici economici nel cratere? Ovviamente si, con la presenza di molte persone nelle aree montane che ovviamente mangiano, bevono e acquistano dalle attività della zona oltre che nei punti ristoro affidati alle Pro Loco. In più i “Dopo Festival” consentono ai comuni di gestire gli eventi collaterali che animano i centri storici e portano ad una notevole ricaduta economica sul territorio.
- RisorgiMarche porta turismo nelle zone terremotate? Sicuramente porta dei pernottamenti dove ci sono strutture aperte, comunque sta dando visibilità notevole al territorio avvicinando alla montagna persone che abitualmente preferivano altre mete per il proprio tempo libero. Questo potrebbe provocare un aumento di flussi turisti nel futuro.
- RisorgiMarche provoca danni al territorio montano? Ovviamente la presenza di molte persone in aree montane a ridosso o nel parco nazionale ha un impatto ma già dall’anno scorso l’efficienza della macchina organizzativa è notevolmente migliorata diminuendo i disagi per il pubblico e per l’ambiente. Non dimentichiamo che si svolgono festival da molti anni in aree montane anche sopra i duemila metri (vedi I Suoni delle Dolomiti) e questo genere di eventi ha nel tempo selezionato un turismo di alta qualità.
Risorgimarche è una manifestazione giovane ma con un enorme potenziale come del resto tutto l’entroterra marchigiano. Va apprezzato l’impegno di chi fa, spesso mettendosi in gioco solo per amore del proprio territorio. Tutto è migliorabile e le critiche possono essere utili purchè costruttive. Chi non fa nulla e critica soltanto non è di nessun aiuto al territorio…