Le strade d’Islanda sono piuttosto impervie, spesso non asfaltate, percorrono in territorio estremo, per buona parte coperto dai ghiacci o devastato dall’enorme forza della natura. Luoghi in cui da sempre l’uomo ha dovuto lottare per sopravvivere spesso uscendo malamente sconfitto. E’ in questo luogo che nel corso dei secoli sono nati miti e leggende che raccontano di forze malvagie, troll e bestie sovrannaturali ai quali si contrapponevano personaggi eroici o strenui guardiani della fede.

L‘Atlante Leggendario delle Strade d’Islanda percorre queste terre raccontando con minuzia di particolari le storie che vi sono ambientate che vedono quasi sempre uomini di fede fronteggiare le oscure forze del male per ristabilire la pace e la tranquillità delle valli alle pendici dei vulcani o dei villaggi lungo le coste rocciose. Oppure narrando di  incredibili interventi divini capaci di modificare permanetemente il paesaggio come nel caso del maestoso canyon di Asbyrgi formato, secondo la leggenda, dall’impronta dello zoccolo del cavallo del dio Odino. Ed infine gli Elfi, aggraziati e benevoli, presenza pressochè costante su tutto il territorio islandese, così ben voluti dalla popolazione che ancor oggi in molti favoleggiano della loro esistenza.

La lettura scorre semplice e veloce a patto di avere almeno un po’ di dimestichezza con i quasi impronunciabili nomi islandesi. Tra un capitolo e l’altro sarà quasi inevitabile cercare in rete i nomi delle varie località per ammirare delle immagini delle località che hanno ispirato questo o quel racconto.

L’Atlante Leggendario delle Strade d’Islanda è un libro che fa comprendere il fortissimo legame del popolo islandese con la propria terra, selvaggia, pericolosa ma assolutamente stupenda. Per chi già come me ha avuto la fortuna di vistare questa splendida isola è un richiamo continuo a immagini stampate in modo indelebile nella mente, per chi invece deve ancora intraprendere il viaggio, la lettura sarà un ulteriore stimolo a partire.

L’Atlante Leggendario delle Strade d’Islanda è un libro di Jon R. Hjalmarsson, tradotto da Silvia Cosimini ed edito da Iperborea.