I Racconti Dello Stomaco

Il mondo con gli occhi e la fame di un gastronauta

Arte in cammino

Bioculture è un progetto di promozione del territorio marchigiano promosso da Artwalks(with), Terroir Marche e Sineglossa che prevede l’esplorazione dell’entroterra della regione da parte di un gruppo di giovani artisti che stanno percorrendo a piedi il tragitto tra Serra de’ Conti e Offida facendo tappa in ristoranti, cantine e agriturismi. La produzione artistica realizzata durante il percorso, le impressioni e le informazioni raccolte serviranno poi per la realizzazione di un E-Book pensato principalmente per il mercato anglosassone.

Il gruppo è così composto:

Alessio: artista multimediale, il suo progetto prevede la raccolta di suoni naturali lungo il percorso per la realizzazione di una mappa sonora e di una composizione musicale. Gira con un microfono registrando i rumori della campagna sperando sempre che i suoi compagni di viaggio restino in religioso silenzio.

Fabrizio e Simona: lui artista video, lei attrice e performer, raccontano usanze, luoghi e personaggi con dei video creativi in cui fondere tradizione e performance artistiche. Mentre lui sta dietro la telecamera spesso canticchiando pezzi di Battiato lei va in scena al fianco dei personaggi e che incontrano lungo il viaggio proponendo performance improvvisate.

Eva: fotografa, racconterà il viaggio con una serie di scatti creativi. Costringe regolarmente i suoi pazienti compagni d’avventura a pose “artistiche” facendoli diventare parte integrante dell’opera d’arte…

Giacomo: artista visivo,raccoglierà racconti, oggetti e usi nelle sue illustrazioni e pitture. Tra i più eccentrici del gruppo…barba e capelli da tagliare (per sua stessa ammissione), curioso e con la battuta sempre pronta e le sue magliette vanno già a ruba.

Rachel: inglese, scrittrice e storyteller, racconta nel blog e nell’ebook questo viaggio con particolare attenzione a storie e leggende dei luoghi attraversati. Neanche il terrore che ha dei cani la può fermare, domanda, s’informa fine nei minimi particolari su tutto. E’ così precisa e attenta  che delle volte sembra una professoressa all’esame…occhio a non farsi cogliere impreparati…

Lara e Silvia: le interpreti, simpaticissime che si alternano al fianco di Rachel per tradurle le storie e le informazioni che le venivano raccontata.

Federico: la guida, uno degli organizzatori del progetto. Regolarmente in testa al gruppo scandisce un passo quasi insostenibile ma riesce a condurre sempre tutti alla meta.

Irene: l’angelo custode del gruppo. Corre su e giù per le colline col suo pandino portandosi dietro i bagagli, coordina la logistica e gestisce il blog e i social. Ovviamente si innamora di ogni posto visitato e medita su una lunga vacanza a fine progetto.

Avendo collaborato al reperimento delle strutture e alla creazione dell’itinerario ho avuto la possibilità di unirmi anch’io al gruppo per raccontare la loro esperienza. Li raggiungo all’agriturismo Le Borette di Sarnano. Il posto è incantevole: un casale finemente ristrutturato su un poggio da cui si gode un panorama unico sui Sibillini da Gualdo ai monti di Amandola fino ai monti della Laga. I ragazzi sono stanchi per la lunga camminata ma Arnaldo, il proprietario sa come tirar su il morale della truppa. Camino acceso e una cena fenomenale con i prodotti dell’agriturismo e delle aziende della zona.  Antipasto con insalata di ceci aziendali e pane del forno Canzonetta di Vecciola con Ciauscolo dell’Azienda Regoli di Monte San Martino. Fantastica la zuppa di fagioli “Monachello” con le cotiche, tra le migliori che io abbia mai mangiato seguita da un’imponente grigliata di carne di maiale sempre dell’azienda Regoli con cicoria e biete dell’orto. La cena poi s’è chiusa con il pecorino dei Sibillini (presidio Slow Food) dell’azienda Batassa di Gualdo abbinato alla confettura di pomodori rossi prodotta da Arnaldo e infine i biscottini all’anice del Forno Canzonetta. Il tutto accompagnato dal vino dell’agriturismo e dall’organetto di Fabio Canzonetta. Così tra battute, musica e buon cibo abbiamo trascorso una tipica serata marchigiana.

Il mattino dopo sveglia di buon’ora e dopo l’abbondante colazione offerta dalle Borette ci siamo incamminati in direzione Smerillo con la speranza di trovare il bel tempo. Speranza purtroppo vana dato che dopo pochi chilometri la pioggia s’è fatta battente e ci ha accompagnati fino alla tappa di metà percorso al ristorante Osteria del Lago presso il Lago di San Ruffino nel comune di Monte San Martino. Nonostante la pioggia la camminata è stata piacevole e tra chiacchiere e battute i chilometri sono passati veloci. Una bella sensazione camminare in questi luoghi, lontano dalle strade principali, in mezzo alla natura con l’impressione di essere veramente parte di tutto questo. Il progetto è proprio questo: dare il via ad una nuova forma di  turismo, consapevole, integrato nel territorio in modo da viverlo appieno. Il cammino è proprio questo: vivere il percorso e il luogo in cui si sta viaggiando, prima ancora della meta è importante il viaggio. Al giorno d’oggi la meta è l’unica cosa che conta e va raggiunta nel più breve tempo possibile, così facendo però si perde il vero senso del viaggio, E’ questa probabilmente la differenza intrinseca tra il “turista” e il “viaggiatore”. Il primo è un voyeur del mondo nel senso che cerca solo di vedere il più possibile, l’altro invece vuole capire appieno il luogo.

Il pranzo all’Osteria del Lago è stato una salvezza. Ci siamo asciugati, cambiati e rinfrancati con i piatti offerti dalla signora Luciana: un ricco antipasto con affettati e formaggi della zona ma soprattutto le penne alla norcina che hanno riscosso notevole successo tra i commensali.

A questo punto anche il tempo ci ha dato una mano con un notevole miglioramento delle condizioni climatiche che ci hanno permesso di proseguire il viaggio in condizioni decisamente più agevoli. Dopo aver seguito per un breve tratto il tracciato della vecchia ferrovia che collegava Porto San Giorgio ad Amandola è iniziata la breve ma impegnativa salita verso “Il Vecchio Tasso” un’incantevole Bed & Breakfast e ristorante poco sotto il centro storico di Smerillo. Dopo una doverosa pausa per recuperare le energie eccoci finalmente a cena al Bioagriturismo La Conca. Qui ad attenderci troviamo anche Leslie, un’amica americana di Rachel, autrice del blog “Star Apple Edible Garden” sulla creazione di orti e giardini. Anche lei ha deciso di seguire il gruppo per qualche tappa. Come sempre Mirela, la chef, ci ha stupito con le sue ricette, sempre particolari, a base di prodotti dell’orto proposti in combinazioni creative e mai banali. Così nascono piatti insoliti come l’insalata di farro con bacche di gogi, zenzero, portulaca e uvetta, i crostini con purea di fagioli, le prugne col guanciale e il pecorino con la confettura di rosa e siamo solo agli antipasti! Il primo è decisamente sorprendente: ravioli ricotta e spinaci con i frutti di bosco. L’arrosto di maiale con erbe e tartufo fa quasi vacillare le convinzioni vegetariane di Irene. Per concludere Mirela ci propone le pere del suo frutteto con salsa di vino aromatizzato. Una cena che lascia tutti senza fiato a riprova che anche in un agriturismo con i prodotti locali si possono proporre ricette creative e fuori dai classici canoni.

A fine cena è ormai tempo di saluti…i ragazzi sono veramente stanchi e il loro viaggio è ancora lungo…saluto tutti con un po’ di dispiacere perchè sarebbe bello continuare questa esperienza che anche in sole 24 ore mi ha dato tante belle sensazioni purtroppo però è già tempo di tornare alla vita quotidiana con la certezza però di aver preso parte ad un progetto straordinario.