I Racconti Dello Stomaco

Il mondo con gli occhi e la fame di un gastronauta

Andrea Salvatori e gli altri: i sognatori dei Rifugi dei Sibillini

Quando ho conosciuto Andrea Salvatori ho capito subito che non avevo davanti una persona normale.

Era l’inverno del 2015 e lo incontrai dopo una ciaspolata a Capanna Ghezzi, sui colli Alti e Bassi nei pressi di Castelluccio. Lo guardavo mentre ci preparava la sua famosa “Pasta alla Pilato” e mi chiedevo come avesse fatto a sistemare così bene quel vecchio bivacco di pastori tanto da renderlo un luogo ospitale perfino nelle fredde e nevose giornate invernali. E sopratutto mi chiedevo da dove arrivasse questo personaggio che per tenere aperto un rifugio in luogo non raggiunto nè da strade nè da energia elettrica si facesse regolarmente svariati chilometri a piedi trainando dietro di se una slitta carica di viveri e pellet per la giornata. Mi aspettavo di scoprire che si trattasse di un montanaro DOC, cresciuto a pane e ramponi e non abituato al comfort moderno. Invece no, parlando con Andrea Salvatori scoprii che aveva un passato da manager nel mondo finanziario e del multilevel marketing. E allora cosa ci faceva in una capanna a 1500 metri di altezza con una padella colma di maccheroni?

Sapete quando tutti almeno una volta nella vita pensano di mollare tutto e cambiare vita ma poi per paura o rassegnazione non ci riescono? Ecco, Andrea era uno di quelli che ce l’aveva fatta. Così aveva iniziato a gestire il Rifugio del Fargno a 1800 metri e poi cercando qualcosa di ancora più lontano dalla civiltà aveva aggiunto la modesta e malandata Capanna Ghezzi, trasformandola con pochi soldi e tante idee in un accogliente e fornito rifugio di alta montagna.

Con Andrea Salvatori iniziò subito una proficua collaborazione che portò nel giugno 2016 a quella folle idea chiamata Instatrekking unendo appunto con un percorso a piedi il Fargno e Capanna Ghezzi. Era un periodo di boom turistico per i Sibillini e nulla faceva presagire quello che ci sarebbe capitato solo un paio di mesi dopo.

Il terremoto è stato un duro colpo: Capanna Ghezzi andata, il Fargno deserto anche se agibile a causa del crollo delle strade. Molti avrebbero mollato tutto e sarebbero andati in cerca di fortuna altrove. Andrea invece mi chiamò dicendomi che aveva appena preso in gestione un nuovo casale e che aveva iniziato ad allestirlo per farne un nuovo rifugio. Ovviamente la prima sorpresa fu sapere dell’esistenza di un vecchio casale agibile in un territorio che di agibile aveva ben poco, la seconda fu capire come aveva fatto Andrea ad arrivarci con quel catorcio di Y10 che utilizzava come fuoristrada caricandolo ogni volta di pesi ampiamente oltre la portata del mezzo. Ovviamente la prima volta che mi ha portato a Casale Saliere la coraggiosa Y10 è rimasta impantanata in un fosso e solo il provvidenziale intervento di un allevatore col trattore ci ha salvati da una lunga e fredda camminata. D’altro canto le giornate con Andrea Salvatori sono così: si parte ad un’ora stabilita per una meta non definita così come l’orario dell’eventuale e fortunoso ritorno.

Ma dopo il terremoto non si è più fermato e in breve tempo i Rifugi dei Sibillini sono più che duplicati e al Fargno e al Saliere si sono aggiunti il Casale Belvedere a Forca di Presta, il Casaletto Argentella a 2002 metri sull’omonimo monte e il Rifugio di Fonte Lardina, mentre a breve terminerà anche la sistemazione del Casale Mascetti, anch’esso a Forca di Presta.

Nel frattempo le nostre collaborazioni si sono ampliate da #ripartidaisibillini ai vari #instatrekkingsibillini e con i rifugi è cresciuta anche la “famiglia” dei gestori che collaborando con Andrea hanno trovato un’oasi di felicità tra queste montagne: Davide che è arrivato quassù da Roma, Vittorio che tra una polenta e una porta da riparare prosegue la sua carriera d’artista, Stefano che grazie ad Andrea ha riavuto la possibilità di lavorare per il territorio che ama dopo aver perso la sua casa e il forno ad Arquata nella notte del 24 agosto. Al gruppo si è aggiunta anche Chiara, la nuova compagna di Andrea che lo sostiene e lo “sopporta” in ogni sua iniziativa.

In questi due anni passati dal terremo ad oggi Andrea Salvatori è diventato un punto di riferimento sui Sibillini, sia per i turisti e gli appassionati della montagna, sia per chi vede in lui e nel suo incrollabile ottimismo una speranza per questi luoghi.

Io personalmente so di aver trovato un amico. Grazie Andrea.

Indirizzo: Str. per Rifugio del Fargno, 62039 Ussita MC, Italia

Lat: 42.9589445

Lng: 13.159760699999993

Indirizzo: Str. per Rifugio del Fargno, 62039 Ussita MC, Italia

Lat: 42.9589445

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