I Racconti Dello Stomaco

Il mondo con gli occhi e la fame di un gastronauta

10 Esperienze da non perdere sui Monti Sibillini

Una vacanza sui Monti Sibillini non è solo una straordinaria occasione di vivere a contatto con la natura in un ambiente pressochè incontaminato ma rappresenta un’opportunità per per conoscere personaggi e culture e gustare prodotti d’eccellenza. Ecco perciò alcuni consigli per una vacanza a 360 gradi sui Monti Sibillini:

  1. Godersi l’alba dalla cima del Monte Vettore: con i suoi 2468 metri il Vettore rappresenta la vetta più alta dei Monti Sibillini. Arrivarci però è abbastanza semplice purchè si disponga di un discreto allenamento e attrezzatura adeguata (scarponi, giacca antivento e antipioggia e abbondante scorta d’acqua). La salita in notturna consente di godere di una delle albe più belle delle Marche con il sorgere del sole sul mare e il paesaggio che si colora piano piano.
  2. Assistere alla fioritura sull’altopiano di Castelluccio: ogni anno tra la fine di giugno e l’inizio di luglio la piana di Castelluccio di Norcia si tinge dei magnifici colori dei campi di lenticchia. Oltre ai bianchi fiori del prezioso legume infatti spuntano tantissimi altri colori dovuti alle molte “infestanti” presenti nei campi: dai papaveri ai fiordalisi dalla genzianella agli asfodeli che disegnano incredibili arcolbaleni floreali. Bisogna sempre ricordare però che è assolutamente vietato entrare nei campi e calpestare in fiori perchè si rischia di compromettere il raccolto che rappresenta una delle principali fonti di reddito per gli agricoltori della zona.
  3. Assaggiare il Ciauscolo: il salame spalmabile tipico dei Sibillini ed in particolare della zona maceratese. Morbido e saporito conquista tutti al primo assaggio.  In questa CLASSIFICA troverete tutti i migliori produttori.
  4. Fare un bagno al Lago di Fistra: con le sue acque azzurre questo bacino artificiale è considerato la più bella spiaggia della provincia di Macerata. Aree attrezzate con veri stabilimenti balneari non faranno rimpiangere una vancanza al mare.
  5. Mangiare al Tiglio di Montemonaco: il ristorante gourmet più noto e apprezzato dei Monti Sibillini. I piatti dello Chef Enrico Mazzaroni affondano le radici nella tradizione locale con ingredienti tipici di questi monti esaltati magistralmente e accompagnati dai vini d’eccellenza del territorio proposti con maestria dal Maitre Gianluigi.
  6. Fare un’escursione alle Lame Rosse: partendo dal Lago di Fiastra un facile sentieri vi condurrà nello straodinario paesaggio del canyon delle Lame Rosse. Qui pinnacoli di scaglia rosa s’innalzano creando guglie, stretti passaggi e forme che sembrano appartenere ad un altro mondo.
  7. Arrivare a Macereto e gustare il Pecorino dei Sibillini: l’altopianio di Macereto (foto copertina) a circa 1000 metri offre già uno dei panorami più suggestivi delle Marche con la spianata dove si erge il Santuario circondata da alcune delle vette più alte e suggestive dei Monti Sibillini. Qui però è anche possibile visitare l’azienda Scolastici e assaggiare il pecorino realizzato con il latte delle Pecore Sopravvissane, una razza autoctona in via d’estinzione. Con l’occasione magari vi potrebbe capitare di incontrare Marco, il giovane titolare dell’azienda e autore dello straodinario libro “Una Yurta sull’Appennino“.
  8. Dormire in quota in uno dei Rifugi dei Sibillini: rifugi gestiti, capanni, e bivacchi in alta quota ecco cosa offre la rete dei Rifugi dei Sibillini gestita con lucida follia da Andrea Salvatori e Chiara Santoni che instancabilmente recuperano vecchie strutture in luoghi impervi per trasformarle in comodi e accoglienti luoghi in cui pernottare lontano da tutto e tutti. Come nel caso del minuscolo Casale Agentella, raggiungibile solo a piedi, situato ad oltre 2000 metri sull’omonima montagna. Quattro posti da godersi in maniera complatamente autonoma godendo di un affaccio privilegiato sull’altopiano di Castelluccio.
  9. Assaggiare il vino dei vigneti più alti del centro Italia: ovvero quello prodotto a Cupi di Visso (1000 metri sul livello del mare) dall’Azienda Vitivinicola Coppacchioli Tattini che ha riscoperto e valorizzato l’antico vitigno Pecorino Vissanello dal quale ottiene uno straordinario vino bianco fermo e poche preziose bottiglie di spumante metodo classico.
  10. Incantarsi davanti le opere di Carlo e Vittore Crivelli a Monte San Martino: custodite nella chiesa di San Martino le stupende pale d’altare dei due artisti quattrocenteschi, stupiscono da sempre vindanti da tutto il mondo per la loro bellezza.

Queste sono solo alcune delle tantissime cose che potrete fare in questo splendido territorio da godere in ogni momento dell’anno.